Lillo Oceano (Cgil): “Quando si tagliano salari e occupazione si colpisce l’intera comunità”

Lillo Oceano, segretario generale Cgil

Sulla Caronte&Tourist interviene il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano, che chiede all'azienda di fare un passo indietro e di chiedere con il sindacato un Accordo d'Area.

“La Caronte Tourist è un'azienda tra le più importanti del nostro territorio dal quale ha avuto molto -dichiara Oceano. Ora che la crisi sta mettendo in difficoltà il sistema economico e le famiglie, occorre restituire e non scaricare sui lavoratori gli effetti di una crisi che va contrastata non accettata.

Tra Messina e la Caronte Tourist c'è innegabilmente un rapporto che ha consentito all'azienda di crescere, di avere ruolo dominante e di estendere la propria azione. Un rapporto  che non può funzionare solo in tempi di vacche grasse e in un'unica direzione, ma come è bene che accada per le aziende che tanto hanno ricevuto da un territorio, occorre anche rifarsi a un'etica diversa che fa riferimento a quel concetto di responsabilità sociale d'impresa che prevede che un'azienda tenga in eguale considerazione dividendi degli azionisti e  rapporto con il territorio, i lavoratori, i cittadini.  Questo è il momento per la Caronte Tourist di dimostrare la bidirezionalità di quel rapporto.

Per garantire un'alta competitività e una veloce risposta alle esigenze aziendali che si traducono poi in profitti, la Caronte Tourist ha contrattato con i lavoratori una flessibilità necessaria a quelle esigenze e i lavoratori, affiancati dai sindacati, hanno chiesto in cambio più tutele e salari. Usare oggi la crisi come strumento per rimettere in discussione quella parte degli accordi che rispondeva alle richieste dei lavoratori è ingiusto. E lo è anche perché ogni volta che si tagliano salari e occupazione, gli effetti di quei tagli colpiscono l'intera economia di quel territorio e di quella comunità. Caronte e Tourist d'altronde gode di un sistema di mercato bloccato che se da un lato gli consente privilegi, dall'altro la impegna a garantire un efficiente sistema di collegamenti e quindi un alto livello di accordi e contrattazione dato che non può permettersi come un improvvisato armatore marittimo qualsiasi di organizzare un servizio raffazzonato.

Per tutti questi motivi – conclude Oceano- chiediamo a Caronte Tourist di ritirare la proposta presentata, avanzare altre e più ragionevoli soluzioni, e condividere e rivendicare con il  sindacato la richiesta di un grande Accordo d'Area finalizzato a ristabilire regole certe  piuttosto che acconciarsi alla logica perseguita da alcune imprese di ridurre diritti, tutele, sicurezze, qualità del servizio per inseguire profitti estremi e di breve durata. Affinché lo Stretto sia un'opportunità e non un giacimento da portare a esaurimento”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *