#LegaPro. Il tecnico Lucarelli: “Questo è un arrivederci, con la società parleremo più in là. Vorrei il Celeste”

Conferenza da ultimo giorno di scuola quella di questa mattina al San Filippo. Il mister Cristiano Lucarelli ha incontrato i media per ufficializzare il “rompete le righe” per la stagione appena conclusa con una salvezza diretta. Il tecnico livornese ha parlato dell'incontro avuto ieri con la proprietà, ma non si è arrivati ancora ad un'intesa del 100%, rimandando il tutto di qualche settimana ma sottolineando come da ambo le parti ci sia la ferma volontà di costruire un progetto importante.

Lucarelli
Foto Antonio Maimone

“Innanzitutto ci tenevo a salutarvi: questo è un arrivederci, comunque vadano le cose – commenta Lucarelli. Ieri ci siamo incontrati con la società, hanno proposto un certo tipo di contratto. Ci siamo fermati qui, ne riparleremo più avanti. Sono dell'idea che ormai si conosce quale dovrà essere il budget per vincere il campionato, quale per arrivare ai play off e quale per ottenere una salvezza tranquilla, e al momento la società non può dirmi quale sarà quello a disposizione per il prossimo campionato. Un fattore determinante sarà anche la scelta dello stadio: al Celeste opterei per un certo tipo di modulo, il 3-5-2, essendo più piccolo il campo, mentre al San Filippo, dove si sta più larghi, sarei più propenso al 4-3-3. Io vorrei andare al Celeste, perché ci garantirebbe almeno 7-8 punti in più per il calore che la gente trasmetterebbe ai calciatori. Il San Filippo è un po' più scomodo da raggiungere, ci sono diversi fattori che mi spingono a ritornare al Celeste, augurando al Messina ovviamente di poter tornare al più presto al San Filippo. Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto a prendere un po' di tempo, nient'altro: ci sono tutte le condizioni sentimentali per continuare questo rapporto, ma nel calcio contano i risultati. La stagione è stata emotivamente dispendiosa, sono arrivato in fondo molto provato, e credo che la società adesso debba risolvere dei problemi creati da altri fuori dal campo. La squadra forte non è Lucarelli a chiederla, ma la città: non potremmo rivivere una stagione come quella appena conclusa, ma avendo adesso una società composta da gente che non vuole fare brutte figure non sarà un problema. Per correttezza, semmai dovessi ricevere delle proposte o comunque dei colloqui, la società lo verrà a sapere, ma io fino a questo momento non ho parlato con nessuno, anche perché ero troppo impegnato per salvare questa stagione, non avrebbe avuto senso e sarebbe venuta meno la lealtà”.

In conclusione: “Il momento più difficile di quest'anno è stato sicuramente prima del match con la Juve Stabia: in quella settimana i giocatori facevano finta di farsi male per non allenarsi, ricevevo in continuazione le chiamate dei procuratori perché volevano mandare via i loro assistiti, e in quel momento ho pensato anche io di mollare per un attimo. Ora guardo al presente e al futuro: la società non deve tenermi per gratitudine, quindi se ha altre idee io ne prendo atto, anche se, nonostante non sia stato scelto da loro, il feeling è ottimo, ci siamo piaciuti, e quindi sotto questo punto di vista ho avuto delle conferme dal lato umano. A un certo punto della stagione non eravamo in condizione di cestinare nessuno: Maccarrone e Milinkovic non godevano di grossa stima da parte della piazza, eppure sono risultati determinanti, così come Musacci e Da Silva, lui specialmente dopo la partita col . Abbiamo ottimizzato al massimo per cercare di arrivare all'obiettivo”.

Giuseppe Marino

Laureato in Giornalismo all'Università degli studi di Messina. Si occupa a tutto campo della sezione sportiva di Sicilians, con un occhio di riguardo verso il calcio nostrano. Vi racconterà di tutto e di più sull'ACR Messina e sul panorama sportivo regionale.

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