#LegaPro. Proto: “La mia idea di calcio si basa sulla legalità”. Manfredi: “Gli imprenditori messinesi si sono svegliati”
Si è svolta quest'oggi nel Salone delle bandiere di Palazzo Zanca la conferenza stampa di Franco Proto e Lello Manfredi, rispettivamente presidente e direttore generale del messina. I due hanno fatto un sunto degli ultimi tre mesi culminati con la salvezza diretta della squadra peloritana. Sguardo anche al futuro, con il progetto Celeste punto principale dal quale ripartire nella prossima stagione.
“Grazie di essere qui. Grazie al sindaco che ci ospita, al mondo informazione e ai tifosi presenti – esordisce Proto. C'eravamo posti degli obiettivi che riguardano la normalità. Abbiamo creato armonia per poter migliorare la prestazione sportiva e lavorato bene tutti, dai segretari Raffa e Minutoli, al responsabile marketing Forzano, al responsabile del settore giovanile Buttò e a coloro che mi affiancano quotidianamente, ossia Manfredi, Fiumanò e Formisano. Senza penalizzazioni avremmo anche potuto fare i play off. Non abbiamo mai dichiarato quello che non pensavamo, lavorando sempre a fari spenti. La situazione era complessa, ma siamo combattenti, abbiamo lottato per qualcosa, e chi combatte è vincente, non ci fermeremo qui. Negli anni passati Messina era in difficoltà e ogni aiuto richiesto veniva rifiutato, mentre ieri c'è stato grande rispetto per Messina attraverso la sentenza del TFN, e abbiamo dimostrato che ora in situazioni di difficoltà ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarci. Da noi ci sarà sempre legalità. Faccio un piccolo passaggio sulla fideiussione, dicendo che oggi Messina è rispettata e guardata con attenzione. Per me i comportamenti di coloro che vengono allo stadio, di chi mi incontra per strada sono una ricchezza. Abbiamo scoperto circa 850.000 euro di debiti in più: due direttori generali, tre segretari, un addetto stampa che lavorava per cifre interessanti”.
Il presidente Proto dà anche uno sguardo al futuro: “Lucarelli per noi è stato fondamentale nelle fasi del cambio societario, e quando si è trovato davanti a questa dirigenza ha smesso di fare il leader sociale, diventando il leader sportivo, e capire questo per uno che ha fatto il grande calcio come lui è gratificante. Tutti vogliamo alzare l'asticella, non solo Lucarelli. Guardiamo al futuro e lavoriamo così da poter raggiungere i risultati sportivi. Ho parlato alla squadra prima di Vibo, dicendo ai ragazzi che avrebbero dovuto giocare la partita con lealtà. Avessimo perso non avremmo certo esultato in quel modo, bisogna sempre combattere, dobbiamo essere forti dimostrando legalità e regole, e sulla Caronte mi sono divertito, sono tornato bambino, ero con la gente che ha visto normalità e legalità, questo è il mio calcio. Grazie al 99% del mondo dell'informazione che ci ha supportati, a parte qualche social che ha provato a dare fastidio, ma non fa niente. Non chiediamo aiuti all'imprenditoria, ma di partecipare anche con 1000€ come sponsorizzazione”.
Prende poi la parola il direttore generale Lello Manfredi: “Il presidente ha già detto tutto. Voglio gratificare tutti coloro che hanno ottenuto il risultato sportivo con questa salvezza. Quando siamo arrivati a febbraio lo stadio era in uno stato di decadenza, abbiamo tolto dalla foresteria quei ragazzini che vivevano in condizioni… non voglio nemmeno dirlo, dando loro dignità trasferendoli altrove. Noi portiamo avanti un progetto di calcio sostenibile, e affinché tutto ciò avvenga ci vuole partecipazione da parte di tutti. Il nostro progetto ha riscosso successo, e la risposta che voglio darvi è positiva. Un folto numero di imprenditori messinesi si è svegliato, guardando con attenzione il nostro progetto senza fare appelli. Nelle prossime settimane avremo un sostegno economico importante per guardare al futuro con più forza. Stiamo riqualificando il Celeste. Stamattina abbiamo incontrato l'assessore Pino e ci sono tutte le condizioni per tornare in quello stadio, con molti comfort. Il mio sogno è avere il Celeste pieno ogni domenica, i nostri progetti sono ambiziosi e tengono conto delle aspettative dei tifosi. Fin quando lavoreremo in questa società non risparmieremo alcuna energia. Il San Filippo? Diventerà il nostro quartier generale, la squadra farà il ritiro pre partita lì. Abbiamo una grossa occasione, ossia quella di avere due stadi e quindi poter decidere, in base alle richieste e alle presenze, dove giocare. Siamo gli unici a poter avere questo privilegio, il San Filippo non verrà assolutamente abbandonato”.