#LegaPro. Pagelle: Messina bello, ingenuo e sprecone. Catania brutto e spietato
Il cinismo nel calcio è una dote che appartiene a squadre costruite per vincere. Non è certamente il caso del Messina, che come organico merita la classifica attuale, con tutte le attenuanti del caso, sia chiaro. Il Catania invece ha dimostrato, almeno in questo derby (sì, è un derby) di non badare troppo all'estetica, soprattutto con un campo che non premia certamente il bel calcio, ma di colpire e fare male nel momento opportuno. Il Messina ha dominato per larghi tratti questa partita, e anche il pareggio non sarebbe stato accettato con troppo entusiasmo, ma le occasioni sciupate dai peloritani sono clamorose, merito anche di un Pisseri assolutamente straordinario, specialmente nel primo tempo. Il Catania è stato certamente favorito dagli errori grossolani di Milinkovic e Da Silva, che hanno di fatto spianato la strada alla rimonta etnea, che col solito Pozzebon e con l'imprevedibile Barisic (due ex) hanno castigato per due volte un impreparato Berardi. Lucarelli si è preso le responsabilità di questa sconfitta, la sua ancora inesperienza in panchina probabilmente non lo aiuta, ma l'ammonizione di Da Silva non può e non deve sfuggire all'allenatore. E' forse il primo errore da quando è l'allenatore del Messina. Dall'altra parte Petrone riporta al successo il Catania in trasferta, e lo fa nella partita più importante (sì, era importante).
MESSINA
Berardi, 5 – In entrambi i gol ha grosse responsabilità, specialmente nel primo, quando non sa bene cosa fare e viene trafitto da un pallonetto di testa di Pozzebon. Fosse stato più sicuro non avrebbe certamente avuto problemi a bloccare quel pallone.
Maccarrone, Rea e Bruno, un complessivo 6 – Rea e Maccarrone sono andati vicino alla rete per più volte, ma l'imprecisione e il poco cinismo hanno avuto il sopravvento. Lodevole comunque la loro prova fino alla rete di Pozzebon, dove Bruno, stranamente il più incerto, non si fa trovare prontissimo. Maccarrone è stato comunque il migliore, forse la sua miglior partita da quando veste la maglia del Messina.
Grifoni, 5 – Giocare su campi del genere non è facile, ma lo abbiamo visto un po' più frenato del solito nonostante la lunga superiorità numerica. Per quanto riguarda il rigore su Pozzebon, beh non ci sono dubbi, avrebbe dovuto comportarsi in maniera diversa. Provocare un fallo del genere, in una partita del genere, è davvero da polli.
Da Silva, 4 – A proposito di polli: ma che passa nella testa di un giocatore quando si appresta a commettere un fallo del genere? Inconcepibile davvero, ha dato il via alla rimonta catanese con questo fallo, si è subito capito che nell'aria qualcosa è cambiato nel momento del rosso.
Musacci, 6 – Distribuisce bene i palloni e agevola i compagni con passaggi precisi. E' in continuo miglioramento.
Sanseverino, 6 – Va vicinissimo al gol nel primo tempo, ma per trafiggere Pisseri questa volta dovevi passare per forza dagli undici metri. Cala nella ripresa, ma è un giocatore che può fare al caso del Messina.
Mancini, 6 – Esce tra gli applausi del pubblico messinese. Ha giocato una partita di qualità e sostanza. Imprescindibile.
Milinkovic, 5.5 – Meriterebbe un 7 per il gol segnato e per essersi preso la responsabilità di tirare quel rigore, ma il 4 per non aver volutamente passato quel pallone a Foresta (voto 6) è ineccepibile. Lui e Da Silva, senza alcun dubbio, hanno agevolato il Catania con due errori grossolani. Per carità, avesse segnato sarebbe venuto giù il San Filippo, ma non è successo.
Anastasi, 6 – Partita di assoluta sostanza e sacrificio: provoca l'espulsione di Gil e il calcio di rigore del momentaneo 1-0. Salva un pallone pericolosissimo in area di rigore nel primo tempo e lotta su ogni pallone. Unica pecca quel gol sbagliato davanti alla porta, ma tutto sommato una partita ampiamente sufficiente.
Plasmati, S.V. – Entra dopo il gol di Barisic, ma gioca troppo poco. Si vede comunque che non è in forma, ha bisogno di tempo.
CATANIA
Pisseri, 8 – Ha vinto il derby con due parate fantascientifiche su Sanseverino e Da Silva, più un'altra serie di interventi decisivi. Quando è stato battuto da Rea a inizio ripresa ci hanno pensato Bucolo e la buona sorte a fargli rimanere la porta inviolata. Trafitto solo da un rigore è sicuramente il migliore in campo del Catania.
Gil, 4 – Ingenuità ed espulsione dopo otto minuti: questa è la sua partita.
Bergamelli, 5.5 – Bravo a farsi attrarre da Da Silva per il fallo e il rosso dell'ex Catania, un po' meno per aver mandato giù Anastasi in area di rigore.
Marchese, 6.5 – Giocatore di assoluta esperienza, fornisce un assist al bacio per Pozzebon in occasione dell'1-1.
Djordjevic, 6 – Partita di buon livello, senza infamia né gloria.
Bucolo, 6.5 – Uno dei migliori in campo: provvidenziale il suo salvataggio sulla linea a inizio ripresa dopo un colpo di testa di Rea. Un po' troppo nervoso, viene sostituito da Barisic (voto 7 – E' il match winner di giornata. Bordata di destro che fa impazzire i tifosi etnei).
Biagianti, 6.5 – Anche per lui ottima partita di sostanza. Prova a segnare a inizio ripresa, ma sbaglia la mira del suo diagonale.
Fornito, 6 – Si fa vedere poco nel centro delle azioni, di più per quanto riguarda i calci piazzati, e a Messina se lo ricordano bene. Bravo Berardi in quell'occasione.
Russotto, 6.5 – Dopo l'espulsione di Gil gioca più arretrato. Partita volta al sacrificio, il Catania ringrazia anche lui.
Diogo tavares, 5 – Tocca pochissimi palloni e li sbaglia, quasi mai nel vivo del gioco.
Pozzebon, 6.5 – Ha il merito di segnare il gol del pareggio e di procurarsi il rigore. L'errore dal dischetto è in fin dei conti ininfluente.