#LegaPro. Lucarelli e l’amore per il Messina: “Se fossi andato via avrei fatto del male a città e tifosi”

Cristiano Lucarelli è sicuramente l'uomo copertina della grande del Messina contro la corazzata Juve Stabia. Il tecnico livornese, espulso a fine primo tempo, analizza la vittoria contro i campani e il delicatissimo momento della società peloritana, annunciando la sua volontà di restare a condurre questa squadra verso la salvezza.

1. Lucarelli

“Vi ringrazio per i complimenti – esordisce Lucarelli – ma vanno girati ai ragazzi, a tutti indistintamente, perché nonostante i problemi che tutti noi conosciamo, considerando anche i sei titolari fuori, i tre giocatori in partenza e Nardini infortunato, hanno fatto una partita storica: lunedì non ci siamo allenati, gli altri giorni lo abbiamo fatto poco e male, e infatti nell'ultimo quarto d'ora abbiamo avuto un calo evidente, dovuto al fatto che da troppo tempo non riusciamo ad allenarci. La sosta non ci ha dato rinforzi, non ci ha dato la possibilità di fare dei buoni allenamenti, non ci ha dato niente. Davanti avevamo una delle squadre più forti del campionato, è stata un'impresa storica per le condizioni in cui siamo arrivati a questa partita, sia io, che il mio staff e i ragazzi”.

Sul futuro“Sono disilluso sul futuro societario, non mi aspetto niente: ho anticipato la mia scelta qualche giorno fa su Twitter e prescinde da quello che sarà il mercato. Chiaramente io e Pasquale Leonardo cercheremo di portare qualche calciatore, ma ho deciso di rimanere già da qualche giorno, perché professionalmente non avrei altre scelte. Allenatori più bravi di me e con esperienza maggiore forse oggi avrebbero salutato tutti. Io non me la sento per affetto verso i miei ragazzi, la città e la tifoseria. Andandomene avrei soltanto fatto del male alla squadra e a questi , che subiscono umiliazioni da anni. Lavorare in questa situazione difficile ci può solo far crescere professionalmente, maturando come allenatori e responsabili della prima squadra. Noi siamo vittime di questa situazione, insieme ai calciatori. Lo ha fatto mio fratello a Parma, e da fratello più grande non posso essere da meno. Ad oggi gli stipendi li abbiamo presi, più o meno, e c'è gente che ha ruoli in ombra e invece non ha preso niente, e dobbiamo fare questo anche per loro e le rispettive famiglie. Fino al 7 maggio potrete contare sulla mia presenza e la voglia di fare qualcosa di importante. Non ci sono svantaggi a restare qua, c'è tutto da guadagnare. Sono un aspirante allenatore, e come tale devo affrontare queste situazioni”.

Pasquale Leonardo
Pasquale Leonardo

Sul mercato“Le contropartite del Catania per mandare via Pozzebon mi convincono tutte, o almeno, due su tre sì, forse c'è necessità su qualche altro ruolo, vedremo. In uscita oltre a Pozzebon ci sono Akrapovic e Saitta, che oggi ci hanno dato una grande mano. Per il resto io credo che non si muoverà nessuno dei “big”, a meno che non ci siano delle situazioni vantaggiose o paritarie per la nostra causa”. Interviene a proposito anche Pasquale Leonardo: “L'allenatore ha una visione più completa, stando sempre a contatto con la squadra. Non ci sono stati degli scontri con altri membri della società, certo bisogna provare a pensarla allo stesso modo”.

Lucarelli parla dell'affetto dimostratogli dalla Curva Sud durante tutto l'arco della partita“Li ringrazio, perché hanno capito quello che cerchiamo di fare quotidianamente. Ho ricevuto un messaggio da un mio calciatore, e diceva: “Grazie per avermi rovinato la carriera”. Questo per farvi capire le difficoltà in cui ci troviamo. Io non voglio passare per il cattivo, devo fare l'interesse del Messina, dei calciatori e di tutte le persone che vivono attorno al Messina. Ho dovuto alzare le barricate, perché se fossi andato dietro al trend non so quanti ne avremmo avuti disponibili. Spero di non aver rovinato la carriera a nessuno, spero possano venire giocatori per darci una mano, spero che la società si rinforzi, perché è dura, non è stato facile impedire a dei calciatori di andare via, motivarli e farli disputare una partita come quella di oggi. Il Catania ha due persone che sanno fare calcio come Lo Monaco e Argurio, hanno capito il nostro problema: avere 20.000 euro non risolve niente, avere delle alternative tecniche sì! Hanno fatto una proposta per Pozzebon e noi stiamo valutando solo ed esclusivamente per il bene del Messina”.

Giuseppe Marino

Laureato in Giornalismo all'Università degli studi di Messina. Si occupa a tutto campo della sezione sportiva di Sicilians, con un occhio di riguardo verso il calcio nostrano. Vi racconterà di tutto e di più sull'ACR Messina e sul panorama sportivo regionale.

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