Le pagelle di Messina-Cosenza. Quando si tira in porta?
Due partite, zero gol, zero tiri in porta per Messina-Cosenza. Questo è il bilancio delle ultime due uscite dei giallorossi, le prime targate Nello Di Costanzo.
In questa partita si è visto un piccolissimo passettino avanti dei peloritani, anche perché andare indietro era praticamente impossibile.
Un passettino che però porta un solo punto, inutile alla causa del Messina, che deve guardarsi seriamente alle spalle, con l'incubo della retrocessione diretta.
Ottima prova del reparto difensivo (e di questi tempi possiamo gridare al miracolo) mentre centrocampo e attacco non girano, con una preparazione atletica imbarazzante sotto tutti i punti di vista.
PAGELLE
Berardi, 7 – Risolve il match al primo minuto parando un rigore a Calderini. Mostra tanta sicurezza al reparto, ma gioca un po' troppo con i piedi. Bravo, ma attenzione.
Altobello, 6 – Questa volta svolge al meglio il ruolo di terzino destro. In alcuni momenti della partita si vede che non è il suo ruolo e il piede non è certamente quello del terzino. Adattabile, ma non troppo.
Benvenga, 6.5 – Lui sì che è un terzino di ruolo, ma a sinistra è adattato. Molto bene in entrambe le fasi. Però, dovendo giocare sul piede sbagliato, non può mai andare sul fondo per crossare, dovendosi fermare al limite dell'area per rientrare sul destro. Sfiora il gol dell'1-0 su un cross sbagliato. Bentornato.
Silvestri, 7 – Grassadonia ci ha capito ben poco negli ultimi tempi, e con lui di nuovo a disposizione, gli ha preferito spesso e volentieri Stefani, Pepe, Rullo e Donnarumma. Oggi la miglior partita della stagione e quando è in forma è di altra categoria. Ma dov'eri finito?
Pepe, 6 – La prima partita sufficiente della stagione la svolge a fine marzo. Certo, rocca palloni che è una bellezza, ma quantomeno non ha sbagliato nulla. Ne siamo meravigliati quanto voi.
Nigro, 3.5 – Ecco le note dolenti, e non poteva che inaugurarle lui. Sbaglia tutto, è fuori forma, non azzecca uno stop e un passaggio, addirittura riesce a fermare involontariamente un'azione di Ciciretti. Improponibile.
Cane, 5 – Gioca più avanzato rispetto al solito e questo forse lo paga a fine partita. Non svolge un gran match, e sbaglia spesso e volentieri manovre banali. Poi vabbè, non riesce ad alzare un pallone al di sopra delle ginocchia. Parisi si allena ogni giorno con la squadra, potrebbe perdere un'ora al giorno per insegnare un po' come si calcia un pallone.
Damonte, 5.5 – Molto macchinoso, ma onestamente più positivo rispetto alle ultime uscite. E' lontano parente del Damonte ammirato fino a Natale.
Corona, 5.5 – Mezzo voto in più perché ancora una volta è uno dei pochissimi a dimostrare attaccamento e voglia di fare, ma anche per il capitano è un periodo non propriamente brillante. Non segna dalla partita contro la Paganese, comincia a pesare.
Ciciretti, 4.5 – Oggi sbaglia di tutto e di più. Le prestazioni altalenanti di questo ragazzo sono tanto verso il basso quanto snervanti e preoccupanti. Lontanissimo parente del Ciciretti ammirato a gennaio.
Orlando, 5.5 – Deve lottare contro gli avversari e contro le decisioni quantomeno imbarazzanti della terna arbitrale. Ha un grandissimo difetto: non riesce a stoppare un pallone.
Nello Di Costanzo, 6 – Racimola il primo punto da quando è tornato. Il Messina non si staccava da quel “25” in classifica dall'8 febbraio. mister, forse sei arrivato troppo tardi.
Il DS Fabrizio Ferrigno, 4 – Continuano senza sosta le sue dichiarazioni nel post partita che fanno imbufalire i tifosi. Questa volta ce l'ha con l'arbitro. Siamo d'accordo sul fatto che il direttore di gara abbia cannato l'intero match, ma non è questo ciò che serve a una piazza inferocita. I commenti sul web non si sprecano e la vera domanda che tutti ci poniamo, prima di pensare all'arbitro, è: il Messina quando ha intenzione di tirare in porta? Siamo a fine marzo signori.
I SUBENTRATI
Mancini, Rullo, De Paula, S.V. – Chi gioca di più, chi gioca di meno. In tre forse toccano due palloni in totale. I tifosi del Messina ringraziano comunque il mister per non aver schierato altri elementi dalla panchina.