Lamorgese vs De Luca, il Consiglio dei Ministri annulla l’ordinanza del sindaco di Messina

ROMA. Dando prova di una celerità degna di ben altra causa, il Consiglio dei Ministri ha annullato l'ordinanza del sindaco di Messina Cateno De Luca in merito all'obbligo di registrarsi 48 ore prima sul sito del Comune prima di attraversare lo Stretto. Non tenendo evidentemente conto dei 300.000 rientri in Sicilia tra l'1 e il 31 marzo, l'esecutivo Conte ha accolto quindi la richiesta del Consiglio di Stato, sollecitato in tal senso dal ministro degli Interni Luciana Lamorgese (che ha fatto parte di quest'organo fino a pochi mesi fa) che in meno di 24 ore è stato capace di produrre una memoria lunga ben 18 pagine. La palla passa adesso al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dovrà recepire l'annullamento dell'ordinanza di De Luca con un decreto specifico. “Mi vogliono politicamente ammazzare a colpi di lupara di Stato -replica De Luca, che annuncia una diretta facebook per oggi alle 15. La riunione del CdM che è stata preannunciata per esaminare il caso De Luca è l'ennesima conferma della trasformazione di una Stato serio in Repubblica delle Banane che questo Governo ha avuto la capacità di fare con l'Italia. Mi hanno più volte intimidito con le loro omissioni, i loro silenzi e i loro avvertimenti burocratici ma vado avanti per tutelare gli italiani da quello che ormai è un subdolo regime. Preferisco morire in trincea, politicamente vittima dei colpi di lupara di stato”.

Salvini Lamorgese.DeLuca 2 Sicilians

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.