L’ACR Messina ha esonerato il tecnico Gaetano Catalano
“L'ACR Messina comunica di aver risolto consensualmente in data odierna il rapporto di lavoro con il sig. Gaetano Catalano. Al tecnico messinese i ringraziamenti per le belle pagine sportive scritte nello scorso campionato e culminate con la promozione tra i professionisti. Un grande in bocca al lupo per il proseguo della sua carriera”.
Questo il comunicato stampa diramato dalla società che rimuove dalla panchina peloritana il tecnico di Massa San Giovanni Gaetano Catalano all'indomani della pesante sconfitta casalinga contro la Vigor Lamezia.
Una carriera da difensore centrale maturata sui campi prima di Ganzirri e Portorosa poi, tra serie C e D, su quelli di Milazzo, matera, Isola Liri, Mazara, Comiso, Scillese. Nel 2007 Gaetano Catalano, classe '71, appende le scarpe al chiodo e mette a frutto la sua esperienza calcistica in qualità di trainer al fianco di Antonio Venuto nel Milazzo, durante la scalata dei mamertini dall'Eccellenza alla Seconda Divisione.
Nella stagione successiva, dopo l'esonero di Sasà Amura, è a Catalano che viene affidata la squadra. Banco di prova prima della svolta, la salvezza arriva con due giornate di anticipo. Poi l'occasione offertagli da Pietro Lo Monaco e la panchina dell'A.C.R. Messina. Allenatore e preparatore atletico, ha il compito di traghettare i peloritani dalla Serie D alla Lega Pro. Un compito oneroso che, in una piazza avida di successi, lo getta presto sotto i riflettori. Poi il 5 maggio 2013 la vittoria matematica del campionato.
Catalano raccoglie allora gli onori di una tifoseria per certi versi inattesa e di una città tutta che sembra abbia ricominciato a credere nel calcio messinese. Oggi Gaetano Catalano paga per tutti la terzultima posizione in classifica, quelle vittorie che non sono arrivate e l'ultimo insuccesso casalingo contro la Vigor Lamezia.
Chi siederà adesso sulla panchina del Messina? A chi sarà affidato l'arduo compito di guidare un organico costituito, sulla carta almeno, per il podio?
Si attendono comunicazioni in merito da parte della società. Mentre rimbalzano nomi in rete. E ci si inventa un lieto fine.