La Banca del Tempo, perché donare tempo significa riceverlo

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Nina Di Nuzzo, vice presidente nazionale delle Banche del Tempo

Forse non tutti sanno che a Messina esiste una Banca del Tempo. Le Banche del Tempo sono associazioni che si basano sullo scambio gratuito del tempo. Offrirne del proprio agli altri e riceverne altro in cambio, questa l'attività principale, in regime di  reciprocità.

L'associazione, come tutte le altre presenti sul territorio nazionale, promuove un nuovo concetto di solidarietà sociale attraverso lo scambio di saperi e abilità, utilizzando il tempo come unità di misura dello scambio tra i soci.

A Messina, si contano una trentina di aderenti. “L'associazione è nata nel marzo 2012 -spiega Marta Liotta, presidente della Banca del Tempo di Messina- grazie ad un gruppo di persone che già si conoscevano prestando volontariato presso altri enti, come la Rete Lilliput. Poi siamo cresciuti facendo conoscere la nostra attività”.

Il tempo offerto dai soci si traduce in attività che possano aiutarne altri. “Lo scambio avviene sempre tra soci, anche se può capitare che un socio chieda un servizio per un parente- continua la presidente. L'obiettivo è che si realizzi uno scambio e che non ci sia troppa differenza tra le ore date e le ore ricevute”.

I servizi a cui ciascun socio può accedere sono tanti e variegati e ovviamente dipendono dalle competenze che ogni socio ha intenzione di mettere a disposizione”.

Fino ad oggi i soci hanno potuto usufruire di lezioni inglese, ripetizioni scolastiche, aiuti per i lavori di casa, aiuti in , sartoria, tappezzeria ed estetica.

Ma anche consulenze mediche e di medicina del lavoro grazie all'adesione di un medico. Oltre a ciò, sono stati organizzati laboratori di inglese e giardinaggio, che però sono finalizzati ad un lavoro di gruppo.

“Per usufruire di un servizio occorre essere soci -aggiunge Marta Liotta. Noi possediamo un data base con tutte le ore a disposizione ed il tipo di aiuto che si intende offrire. In base alla richiesta, noi metteremo in contatto il richiedente e l'offerente”.

L'associazione di Messina non riceve finanziamenti e il gruppo messinese è totalmente autogestito e autofinanziato. “Tutte le spese di gestione sono sostenute da noi soci, mentre la sede legale di Villa Lina ci è stata assegnata dalla precedente amministrazione, vedremo come cambieranno le cose con la Giunta Accorinti. Spesso siamo stati ospitati da altre associazioni quali il CAI e Addio Pizzo”.

La speranza è che i soci crescano. Infatti, più soci offrono le proprie competenze più crescono i servizi per tipologia e quantità. Dunque, più tempo regalato alla solidarietà.

La Banca del Tempo è arrivata in Sicilia nel 1997 grazie ad un'attivissima, instancabile e intraprendente signora di Alì Terme, Nina Di Nuzzo, oggi vice presidente nazionale, che ha fondato “Insieme è meglio”.

“Si può parlare di un volontariato ricambiato -dichiara. Un dare e ricevere pur senza impegno.  Non esistono limiti d'età e tutti possono mettere “sul mercato” le proprie migliori qualità e competenze. Un ottimo investimento a costo zero o, meglio, con un ricavo che nasce soprattutto dal sentirsi utili e parte di una collettività. Le occasioni di convivialità sono diverse e ripercorrono le caratteristiche tipiche di associazioni come la nostra. I seminari, la festa annuale di inizio estate di Alì Terme, i convegni nazionali, le riunioni mensili degli associati sono tutte occasione per cancellare l'imbarazzo e di rafforzare una certa confidenza. Perché insieme è davvero meglio“.

Per informazioni è possibile telefonare allo 090 362947 o al 347 1174415, o inviare una email a bdtmessina@gmail.com. Si riceve presso Villa Lina, in via Appennini, il mercoledì ed il venerdì mattina.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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