Incendio RAM: da Palermo a Bruxelles le accuse dei 5 Stelle

DUva Zafarana
I deputati 5 stelle Francesco D'Uva e Valentina Zafarana

Il gravissimo incendio alla raffineria di Milazzo ha scatenato le reazione dei deputati 5 Stelle a tutti i livelli, dall'Ars alla Camera, fino al Parlamento Europeo. “Troppo spesso- dichiarano i parlamentari – gli appelli e le nostre azioni sono rimasti inascoltati”.

Per valutare di persona la situazione si sono recati sul luogo dell'incidente il deputato alla Camera Alessio Villarosa e il capogruppo all'Ars Valentina Zafarana.

“Alcune voci che abbiamo raccolto –spiega la Zafarana –  affermano che  il combustibile incendiatosi fosse particolarmente ricco di piombo e zinco. E' tutto da verificare, ma se ciò fosse vero, non credo  sarebbe un toccasana per l'. Vorremmo pertanto capire  come fanno fonti della Raffineria a sostenere che non ci sia alcun pericolo”.

Durissimo anche il commento del presidente dalla commissione Ambiente Ars Gianpiero Trizzino. “Mi si accusa spesso di fare allarmismo -dichiara.  Eppure questo è il terzo incidente in meno di due anni. Prima Gela, poi Siracusa e adesso Milazzo. È inutile prendere in giro i siciliani. I problemi li conosciamo e li conosce pure l'esecutivo di Crocetta: mancano i controlli.

Peccato, però, che ogni volta che chiedo di dare più risorse all'Arpa, la risposta è sempre stata la stessa: non ci sono soldi. Invece ci sono. La verità è un'altra: la politica ritiene più interessanti altre destinazioni piuttosto che l'ambiente. D'altronde la poltrona dell'assessore all'Ambiente per il governo Crocetta è sembrata più un parcheggio che un posto di comando di un ramo dell'amministrazione”.

Il disinteresse della politica verso l'ambiente è sottolineato anche da Angela Foti, componente la commissione Ambiente Ars. “Risale ad appena il 25 giugno l'ultima audizione riguardante l'area industriale di Milazzo e le difficoltà dell'Arpa a dare risposte chiare e certe a causa dell'esiguità delle risorse umane ed economiche. Intanto i siciliani sono in balia del nulla di fatto che si registra anche in questi due anni di governo Crocetta, in perfetta continuità con gli esecutivi precedenti”.

Per fermare questo scempio sono in cantiere, anche grazie ai deputati della Camera Alessio Villarosa e Claudia Mannino numerose iniziative.

“E' inammissibile -afferma Mannino- che dopo la chiusura dell'anno scorso per danni creati dall'impianto di depurazione, lo stesso continui ad avere problemi di questa entità. Verificheremo le prescrizioni dell'autorizzazione integrata ambientale per porre al primo posto sempre la difesa dell'ambiente e la salute dei cittadini. Che sia chiaro: non siamo per la chiusura ma per il rispetto delle norme”.

Il capo delegazione del Movimento 5 Stelle in Europa Ignazio Corrao promette  invece di esercitare “tutte le prerogative parlamentari per mettere la Commissione Europea nelle condizioni di chiarire se l'incidente è il frutto di un mancato rispetto delle normative europee in materia di sicurezza degli impianti industriali e dunque se vi possa essere stata qualche violazione, anche in fase di controllo da parte delle autorità competenti. Bisognerà inoltre accertare il danno ambientale e sanitario che deriverà da questo grave accadimento”.

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