Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della cooperativa Alba. La decisione è arrivata durante l'assemblea di ieri a causa del mancato pagamento dello stipendio di gennaio.
“Nei giorni scorsi -spiega il segretario generale della FP Cgil di Messina Clara Crocè- la cooperativa ha ricevuto il pagamento della fattura relativa a novembre 2013 e i lavoratori hanno ricevuto lo stipendio di dicembre. A fronte della richiesta del pagamento dello stipendio di gennaio la coop risponde che deve pagare i contributi”.
Giustificazione questa che i lavoratori e la FP Cgil restituiscono al mittente, mentre lanciano un avvertimento all'assessore alle Politiche sociali Nino Mantineo e al dirigente Giovanni Bruno: “Nei bandi di gara che sono in fase di redazione è necessario prestare attenzione alla capacità economica delle imprese. Siamo stanchi di elemosinare gli stipendi -conclude la Crocè. Perché ai debiti dei lavoratori chi ci pensa?”.
MA quello dei servizi sociali non è l'unico fronte caldo di Palazzo Zanca. Dopo la giornata di proteste dei precari e i botta e risposta tra sindacati di ieri, la FP Cgil replica ai segretari di Cisl FP e Uil FPL Calogero Emanuele e Pippo Calapai rispetto a quanto dichiarato da entrambi sull'inutilità del tavolo di discussione convocato per oggi dall'amministrazione comunale.
“Se il tavolo tecnico convocato in seguito alla protesta dei lavoratori e della FP Cgil è inutile -dichiara la Crocè- non comprendiamo i motivi per i quali i segretari di Cisl FP e Uil FPL vi debbano prendere parte. E ancora: se avevano qualche altra brillante idea perché non ci hanno illuminati? La verità è che cercano di buttare fumo negli occhi per nascondore il danno che in questi anni hanno provocato ai lavoratori, quando nei palazzi romani firmavano accordi con il ministro Brunetta e con Berlusconi.
Quegli stessi accordi che oggi rendono tutto più difficile e complicato per assicurare diritti e la stabilizzazione dei lavoratori. Ma di cosa parlano? Negli ultimi anni le cronache dei giornali non hanno riportato alcuna protesta contro la giunta Buzzanca per la stabilizzazione dei precari. Oggi i segretari si scoprono improvvisamente novelli guerriglieri. Ma per fare la guerra bisogna essere allenati e avere un minimo di strategia. I soliti giochini ormai non reggono più e di questo se ne dovranno fare una ragione. Per la FP Cgil -conclude la Crocè- non ci sono governi amici e siamo pronti a lottare contro tutti in difesa dei diritti dei lavoratori”.