In moto la macchina organizzativa per il corteo storico del 4 agosto

Sbarco don Giovanni dAustria
Una foto del corteo dell'anno scorso

Definiti gli ultimi dettagli per l'organizzazione della quinta edizione del corteo storico che rievoca lo sbarco a Messina di don Giovanni d'Austria dopo la vittoria di Lepanto.

L'Associazione “Aurora” e le Guardie Ambientali di Messina cureranno la parte logistica della manifestazione, mentre l'architetto Nino Principato, regista e autore dell'evento, ha consolidato il cronoprogramma della rievocazione, dai punti di partenza e soste, al momento dello sbarco davanti la Prefettura, fino all'arrivo alla Cittadella fieristica.

A dare il proprio contributo anche le associazioni private come la “Carrozze Storiche Molonia”, che metterà a disposizione una carrozza simile a quella del Senato, custodita presso il Museo Regionale di Messina.

Saranno 150 i figuranti in abiti d'epoca della “Compagnia d'Armi Rinascimentale della Stella”  presieduta da Giuseppe Amato (autore delle armature e dei costumi), ma all'evento prenderanno parte anche il Gruppo “Arte e Costumi Marinesi” di Marino Laziale, il gruppo siciliano rievocazioni storiche “La Corte di Aragona” di Catania, i “Tamburi d'Aragona” di Castelvetrano, il Gruppo Corteo Storico del Comune di Nicosia e del Comune di Troina di Enna. I personaggi storici saranno impersonati dagli attori Pippo Luciano (Stratigò), Mauro Failla (don Giovanni d'Austria), Pippo Castorina (monsignor Reitana) e Nunzio Barbera (Francesco Maurolico).

A fornire le basi per la ricostruzione storica del corteo le cronache del tempo, descritte nel volume di Arenaprimo “La Sicilia nella battaglia di Lepanto”, recentemente ristampato dalla EDAS, alle quali si ispirò la prima del 1903: “[…] reiterandosi la salva dell'artiglieria, così dalle fortezze della città come dai navili del porto, et precisamente dalle Galeazze, seguita dall'archibugeria dei soldati don Giovanni d'Austria, con i dignitari della sua corte, seguito dai generali e capitani romani, veneti e spagnuoli, veniva ricevuto sopra un ricchissimo palco messo a mare, presso il forte di S. Giacomo, dirimpetto la porta della città che d'allora in poi si disse di Portareale, dai signori don Girolamo Romano, don Domenico Saccano, don Annibale Alifia, don Onofrio Giurba, don Girolamo Marullo, don Antonio Maurolico, componenti l'Illustrissimo Senato della Città, e da numerose quadriglie di cavalieri della nobiltà,messinese, nei loro abiti più sfarzosi e mirabili per la stranezza, delle foggie, per la varietà degli ornamenti, per le pinnacchierie variopinte imposte ai berretti, per la bizzarria delle bardature e delle gualdrappe, ond'erano coperti i loro cavalli […]”.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet www.sullerottedilepanto.it

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