Il Messina fa pace con i tifosi: Lecce battuto 3-1

Messina Lecce 4 10 2014
Uno dei momenti più concitati del match

Prestazione maiuscola da parte degli uomini di Grassadonia, che battono 3-1 una delle favorite per la vittoria del torneo.

Al vantaggio di Moscardelli rispondono Orlando, Corona e Pepe. Grande partita da parte di tutta la squadra e liete sorprese a centrocampo. Stefani, Bucolo e capitan Corona da 8 in pagella.

Fino a qualche anno fa Messina e Lecce si affrontavano ad altre latitudini. Oggi le formazioni allenate da Grassadonia e Lerda giocano davanti allo spettacolo dei 3 mila del San Filippo in Lega Pro.

Grassadonia, dopo le deludenti prestazioni delle scorse settimane, cambia modulo e titolari: si gioca col 4-3-3 e il 10 va al giovane Bonanno, lanciando un chiaro segnale a tutta la squadra. Gli ospiti, a tre punti di distanza dalla capolista, lasciano a casa capitan Miccoli.

Il copione al San Filippo è ormai noto: prima azione da gioco per gli ospiti ed è subito gol. A Moscardelli si lascia troppo spazio e l'attaccante, fino allo scorso anno nella massima serie, trova in girata un tiro dalla distanza che termina sotto l'incrocio. Iuliano, che oggi sostituisce Lagomarsini dopo gli errori commessi nelle ultime uscite, resta solo a guardare (3′).

I padroni di casa reagiscono con i nervi e con la spinta del pubblico. È capitan Corona ad andare vicino al pareggio con un doppio dribbling al limite dell'area e la palla che termina di poco sul fondo (10′).

Tanti contrasti a centrocampo ma una voglia di gioco comunque ritrovata e la sensazione di assistere ad uno spettacolo diverso rispetto alle ultime, pessime uscite dei biancoscudati.

Il Lecce insiste spingendo sulle ali Doumbia e Lepore e proprio quest'ultimo va vicino al raddoppio con uno splendido tiro al volo che termine sull'esterno della rete (20′).

Sono ancora i salentini a farsi sentire in fase offensiva ed a legittimare il vantaggio. Su Mannini, prima Iuliano devia in angolo, poi l'ex Napoli calcia a fil di palo e per poco non trova la via del gol (31′ e 34′).

A fine primo tempo la follia di Lopez che può cambiare il corso della partita. Il terzino ospite calcia a gioco fermo una pallonata a Bonanno e poi colpisce con una manata al volto Nigro. Per Caso di Verona non ci sono dubbi: espulso (43′).

L'aggressività vista nel primo tempo da parte del Messina paga subito ad inizio ripresa. Passano appena trenta secondi e i padroni di casa trovano il pareggio. Damonte serve Orlando, che anticipa Caglioni con la punta del piede e sigla la seconda marcatura stagionale dopo il gol che ha deciso il derby dello Stretto (1′).

I peloritani sembrano un'altra squadra rispetto a quanto visto in queste prime giornate e trovano addirittura il vantaggio dopo un gol in sospetto offside annullato a Corona. Cross del neo entrato Vincenzo Pepe, Martinez sbaglia l'anticipo e calcia sulla traversa, il più lesto a trovar la ribattuta è Corona (10′).

Gli ospiti sembrano frastornati, Lerda si schiera con un 3-3-3 e inserisce Carrozza per dare un maggior apporto in zona gol dopo aver sostituito Lepore con Carini, ma è sempre Moscardelli ad andare vicino alla doppietta personale con una punizione e un tiro dai 20 metri che sfiorano la traversa (20′ e 24′).

A cinque minuti dal termine del match, Pepe sforna la specialità della casa: punizione dal limite dell'area e palla sotto l'incrocio. 3-1 Messina e partita chiusa (40′).

Prestazione maiuscola degli uomini di Grassadonia, che riacquistano credibilità nel girone e fanno pace con la tifoseria. La vera impresa porta però la firma proprio del mister del Messina, riuscito in una settimana a recuperare una squadra smarrita, uno spogliatoio sfaldato e un giocatore come Vincenzo Pepe, fantasma nelle prime sei giornate.

Il Lecce, dal canto suo, dopo l'ottimo avvio di gara e il vantaggio con Moscardelli, è stato fortemente condizionato dall'espulsione a fine primo tempo di Lopez. La squadra di Lerda resta una delle favorite per la vittoria finale del campionato, ma il Messina, oggi, è tornato a ruggire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *