Il Messina agguantato dal Catanzaro in pieno recupero

L'allenatore del Messina Gianluca Grassadonia (foto Paolo Furrer)
L'allenatore del Messina Gianluca Grassadonia (foto Paolo Furrer)

Dopo il vantaggio iniziale di Stefani dal dischetto, Rigione, autore del fallo, trova il pareggio in pieno recupero. Messina-Catanzaro termina 1-1. La striscia negativa si allunga: il Messina non vince più.

Vivono momenti di forma opposti Messina e Catanzaro, due tra le tifoserie più calde dell'intera Lega Pro, oggi in campo per la quindicesima giornata del girone C. I calabresi distano un punto dalla zona play off, i peloritani due da quella play out, con una vittoria in campionato che manca dalla sfida con la Vigor.

Tra le fila dei giallorossi, Stefani e Damonte recuperano, mentre Silvestri, Enrico Pepe e Izzillo, insieme allo squalificato Donnarumma, si accomodano in tribuna.

Paga la politica dei prezzi popolari messa in atto da parte della società, con soli 7 euro per un biglietto di curva: nonostante il rischio pioggia, sono almeno 4 mila i presenti al San Filippo, un centinaio dei quali provenienti da Catanzaro.

I padroni di casa partono subito forte. Punizione bassa di Pepe, De Bode anticipa tutti con un colpo di tacco, ma Bindi è bravo a rifugiarsi in corner (4′).

Inizio spumeggiante. Su ribaltamento di fronte, l'ex Reggina Pagano colpisce di potenza dalla distanza, scaldando i guantoni a Iuliano (5′). È un Messina che lascia qualche spazio per le ripartenza calabresi, ma che pare decisamente più propositivo rispetto alle ultime uscite.

La partita è combattuta e gli scontri a centrocampo non mancano, a farne le spese è però la panchina. Criscuolo, vice di Grassadonia, viene infatti espulso per qualche parola di troppo ai danni del guardalinee.

Se Kamara, Ilari e Fofana giocano a memoria, non si può dir lo stesso per Bjelanovic, Orlando e Bonanno, che lì davanti non la vedono mai. La manovra dei padroni di casa è lenta, compassata e non può certo impensierire l'estremo difensore catanzarese.

A rendersi pericolosi in zona gol sono ancora gli uomini di Sanderra. Nel giro di tre minuti, è sempre Ilari di testa a sbagliare l'impossibile. Prima, ben servito dall'ex Maiorano – il migliore in campo in questo primo tempo – spedisce sul fondo. Poi, da dentro l'area piccola, colpisce debolmente tra le braccia di Iuliano (37′ e 40′).

La prima occasione da gol del secondo tempo porta la firma di Bonanno, che stoppa male, calcia a giro di sinistro con la sfera di poco alta sulla traversa (2′). I padroni di casa spingono di più e, dopo un batti e ribatti in area, Bjelanovic in rovesciata sfiora il palo a Bindi battuto (18′).

Trascorrono altri dieci minuti e gli sforzi profusi in fase offensiva in questo secondo tempo portano agli effetti desiderati. Pepe parte in contropiede, Orlando aggancia dentro l'area ma è steso da un intervento scomposto di Rigione. Per l'arbitro è rigore ed ammonizione.

Dopo alcuni minuti di teatrino degno del miglior De Filippo messo in scena da Fofana e Ferraro per innervosire gli avversari, Stefani si presenta sul dischetto, calcia potente di destro a fil di palo, portando il Messina in vantaggio (30′).

Il Catanzaro tenta di reagire col suo tridente offensivo, ma è Barraco, con una splendida rovesciata dal limite dell'area prima e una botta potente poi, a non centrare il bersaglio per una questione di centimetri (41′ e 42′).

Ed è sempre Barraco, nel secondo dei cinque minuti di recupero assegnati da Paolini di Ascoli, a trovare l'assist vincente con un lob per Rigione, che in pieno recupero, a tu per tu con Iuliano, la insacca (47′).

La costante universale di questo Messina è sempre la stessa: lo spettacolo e il bel gioco non risiedono in riva allo Stretto. I tre punti sfumano quest'oggi sul filo di lana, ma i padroni di casa escono fuori comunque tra gli applausi del pubblico.

Pareggio giusto, anche alla luce del bel gioco messo in campo dal Catanzaro, formazione costruita per il salto di categoria e che tenterà di rincorrere il treno play off fino all'ultima giornata di campionato.

Il prossimo turno vedrà di fronte i calabresi nel big match con la Casertana e il Messina, nel breakfast domenicale, per lo spareggio salvezza in quel di Ischia. La salita resta ripida per i giallorossi.

Hermes Carbone

Social Media Strategist, Blogger, Freelance e Speaker. Laurea in Giornalismo a Messina, master in Communication & Media Studies presso la London School of Journalism. Fondatore de 'Il Nuovo.me' e Cosmopolitalians.

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