Il dissesto si allontana: 4 mesi per il Piano di Riequilibrio
Centoventigiorni per la presentazione del Piano di Riequilibrio dei Comuni in stato di predissesto, possibilità di chiedere nuovi mutui e altro ancora.
L'ombra del dissesto si allontana e a Montecitorio passano le richieste del vicesindaco di Messina Guido Signorino.
Durante l'esame della legge di conversione del DL 16 del 2014 la V e la VI Commissione della Camera hanno approvato un emendamento presentato dal parlamentare siciliano Marco Causi del PD, che recepisce le istanze avanzate dal Comune di Messina che il vicesindaco e assessore alle Politiche Finanziarie Guido Signorino ha discusso nei giorni scorsi con membri del Governo Renzi e con i tecnici dei ministeri dell'Interno, degli Affari Regionali e dell'Economia.
Quattro i punti fondamentali dell'emendamento: i termini per la presentazione di un nuovo Piano di Riequilibrio adesso sono di 120 giorni a partire dall'approvazione della conversione del DL 16 in legge, i Comuni in predissesto possono accendere nuovi mutui a patto che non aumentino l'indebitamento complessivo del bilancio rispetto al precedente e che le somme siano utilizzate per finanziare progetti previsti dal Piano di Riequilibrio inerenti il risanamento finanziario del Comune o azioni di risparmio strutturale quali risparmio energetico, fitti passivi o altro, si tutela la posizione dei creditori che hanno sottoscritto accordi con gli Enti Locali grazie all'impignorabilità delle risorse trasferite dallo Stato così da garantire i pagamenti, mentre per quanto riguarda l'accesso ai fondi del DL 35 saranno considerati validi anche i debiti inseriti nei Piani di Riequilibrio.
“Siamo particolarmente soddisfatti -commenta l'assessore Signorino- perché è stato riconosciuto che le esigenze da noi poste non solo hanno un corretto fondamento, ma sono anche di interesse generale e riguardano tutti gli enti impegnati nel difficile compito di costruire percorsi di riequilibrio strutturale. Ho avuto modo di esporre questi punti all'Ufficio di Presidenza dell'ANCI che si è riunito a Roma ieri mattina, trovando il fortissimo interesse da parte degli altri Comuni.
C'è ancora un punto che vorremmo fosse riconosciuto e che sappiamo essere di grande importanza non solamente per i Comuni, ma per il rilancio dell'economia.
La legge, infatti, attualmente non ci consente di utilizzare in maniera rapida ed efficace le anticipazioni di cassa che pure ci potranno pervenire per effetto del DL 174 da parte del Governo e del DL 35 da parte della Cassa Depositi e Prestiti.
C'è un problema di interpretazione dell'articolo 119 della Costituzione e riteniamo necessario un intervento normativo che dia attuazione al suo quinto comma, che prevede la possibilità di interventi speciali in favore dei Comuni, finalizzati allo sviluppo economico, alla coesione, alla solidarietà e alla rimozione degli squilibri economici, consentendo di considerare il Piano di Riequilibrio un finanziamento programmato a copertura delle anticipazioni, rendendone possibile l'utilizzo immediato.
Se non si interverrà in tal senso -spiega ancora Signorino- si corre il rischio che i Comuni possano ricevere delle somme che dovranno poi tenere immobilizzate in attesa dello svolgimento delle misure del Piano di Riequilibrio. Se al contrario si consentisse di utilizzare questa liquidità per saldare nell'immediato i debiti della Pubblica Amministrazione si otterrebbe un duplice beneficio. Innanzitutto si faciliterebbe la conclusione di accordi con i creditori che potranno anche ridurre l'esposizione debitoria dei Comuni e si realizzerebbe un'iniezione importante di liquidità a beneficio dell'economia locale, rilanciandone le prospettive anche nell'immediato”.
Un successo, quello ottenuto con le Commissioni Finanze e Bilancio, che è il frutto di un'intesa trasversale, come chiarisce l'esponente della giunta Accorinti.
“Questo importantissimo risultato è stato raggiunto con la collaborazione e il coinvolgimento di tutte le forze politiche e dell'intera rappresentanza parlamentare messinese -dichiara Signorino. L'amministrazione ha avuto contatti politici e tecnici con il Governo. Abbiamo collaborato strettamente con il ministro Alfano (NCD), con il sottosegretario Bocci (PD), con il sottosegretario all'Economia Legnini (PD), relatore della legge per il Governo.
Il presidente dell'Agenzia per i Giovani, il messinese Giacomo D'Arrigo, ci ha messo in contatto con il segretario generale di Palazzo Chigi Bonaretti, che ha seguito personalmente l'iter di queste nostre proposte. Allo stesso tempo, tutti i parlamentari che rappresentano Messina sono stati costantemente informati dei progetti di emendamento che andavano maturando ed hanno garantito il proprio appoggio. Non è retorica affermare che se si lavora per la città, per la comunità, e quando si è in presenza di libertà e onestà intellettuale, si ottengono risultati importanti”.