I profughi minorenni ancora nella tendopoli del PalaNebiolo

Palanebiolo 7
La tendopoli del PalaNebiolo

A scanso di equivoci, la prima cosa da chiarire è che i 21 minorenni dei quali parliamo e che da diverse settimane vivono nella tendopoli del PalaNebiolo all'Annunziata hanno tutti un'età tra i 16 e i 17 anni. Ciò nondimeno, il Comune di Messina inspiegabilmente continua a non trovare i mille euro necessari per portarli via e collocarli in strutture adeguate, come prevede la legge.

“I ragazzi sono seguiti con particolare attenzione -spiega il Capo di Gabinetto della Prefettura di Messina Maria Adele Maio. Il gestore fa in modo che dormano separati dagli adulti e anche le docce e i bagni che utilizzano sono destinati esclusivamente a loro. Da questo punto di vista siamo tranquilli perché sono tenuti d'occhio 24 ore su 24.

Certo, la competenza sui profughi, a maggior ragione se minorenni, è del Comune di Messina. Ho sentito il sindaco, che mi ha detto che non sanno come fare perché non ci sono i fondi per trasferirli in strutture adatte. Comunque, come Prefettura continueremo a vigilare su questi ragazzi fino a quando l' comunale non individuerà la soluzione migliore”.

A complicare la situazione contribuiscono non poco i ritardi con i quali le strutture che ospitano i minorenni sono pagate. In molte hanno iniziato a rifiutarsi di accoglierne altri fino a quando non riceveranno quanto dovuto.

Come già abbiamo scritto in passato, visto che per tirare fuori questi ragazzi dalla tendopoli del PalaNebiolo servono solo mille euro, il sindaco Renato Accorinti e i suoi sette assessori (alcuni dei quali di cattolicissima fede) potrebbero tassarsi e risolvere il problema in un paio d'ore.

Mille euro diviso 8 fa 125 euro a testa. Tra lo stipendio da docenti (per lo più universitari) e la differenza che prendono come assessori ce la possono fare. E se l'obiezione è che non si può creare un precedente lo facciano in forma anonima, ma tirino fuori dalla tendopoli quei 21 minorenni.

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