I carabinieri fermano 3 ladri mentre rubano rame a Villa Dante

materiale provento del furto
Il materiale sequestrato dai carabinieri

Fermato dai Carabinieri l'ennesimo scempio notturno dei giardini di Villa Dante. Arrestato un ventenne, mentre due minorenni sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso.

I ladri puntavano alla notevole quantità di  rame presente negli  elettrici e idraulici dell'area.

“E' ancora il prezioso metallo -spiegano dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina- la molla che ha innescato l'azione dei malfattori: l'oro rosso, questo il calzante appellativo per le recenti quotazioni che raggiunge sul mercato, assume sempre più il ruolo di bene rifugio per i criminali di oggi, che con crescente frequenza valutano conveniente tentare di depredare strutture pubbliche e private (reti elettriche, linee ferroviarie, pluviali di abitazioni, etc.) per accaparrarsi quantitativi di metallo da poter facilmente trasformare in denaro corrente mediante la vendita sul mercato a soggetti che non fanno troppe domande”.

Ma i piani dei ladri sono stati mandati a monte grazie alle segnalazione di un poliziotto fuori servizio, insospettito da rumori  provenienti dall'interno di Villa Dante, chiusa durante l'orario notturno. Sul posto sono immediatamente arrivate una gazzella del Nucleo Radiomobile e una pattuglia della Stazione di Camaro, che hanno sorpreso i malviventi con martello, tenaglia e seghetto in mano, mentre si adoperavano a estrarre da una porzione dell'impianto idraulico della piscina i tubi di rame, danneggiando tutto quello che impediva loto di raggiungere lo scopo.

“Immediatamente portati in caserma -chiariscono ancora dal Comando Provinciale- le successive indagini hanno permesso di accertare come i tre giovani avessero scavalcato sia la recinzione perimetrale della Villa Dante che quella interna della piscina, per poi forzare la porta d'ingresso ai locali tecnici della struttura, all'interno dei quali sono stati sorpresi dai militari mentre operavano sugli impianti. In un angolo avevano già ammassato in un sacco nero diversi quantitativi di componenti di rame.

Almeno i tre hanno avuto l'accortezza di staccare la corrente prima di mettere mano sugli impianti, visto che in altre occasioni è infatti capitato che la brama del rame abbia tradito alcuni malfattori, rimasti folgorati mentre con fretta mettevano le mani sul rame”.

Per il ventenne sono scattate le manette e dopo una notte in camera di sicurezza durante il rito direttissimo ha patteggiato una pena di 2 anni di reclusione e 600 euro di multa. I due minorenni invece sono stati riconsegnati ai genitori e denunciati in di libertà a causa dell'età e della mancanza di precedenti penali. I due dovranno comunque essere giudicati dal Tribunale dei Minori di Messina.

 

 

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