Grioli, candidato alle primarie di centrosinistra, lancia un piano per i servizi ai cittadini
Eliminazione dei cassonetti, trasformazione di Messinambiente in società mista, eliminazione dell'Ato Me 3 e delle cooperative o consorzi e costituzione di una nuova Società per Azioni che sostituisca l'Atm.
Il candidato alle primarie del centrosinistra Peppe Grioli lancia il suo piano per migliorare la qualità della vita dei cittadini a Messina attraverso servizi efficienti, presentando proposte su rifiuti, trasporto pubblico locale e mobilità urbana.
L'obiettivo è quello di mantenere i servizi e renderli qualitativamente migliori, contenendo i costi senza licenziare personale.
Quattro sono le proposte per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti: le quattro R, ovvero Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero.
“Partiremo subito dal centro città- dichiara Grioli alla stampa. Individueremo il quadrilatero più frequentato dai turisti, eliminando i cassonetti per i rifiuti, sostituendo il vecchio sistema con quello della raccolta porta a porta. Estenderemo tale processo progressivamente nelle periferie delle città soprattutto nelle aree residenziali dove da subito si può partire per caratteristiche logistiche. L'obiettivo è liberare tutta la città dai cassonetti”.
La proposta prevede la trasformazione di Messinambiente in società mista, con l'eliminazione delle cooperative e dei consorzi che operano nel settore del verde. “Per realizzare tale nuovo modello di gestione -spiega ancora Grioli- è necessario trasformare il soggetto gestore in una società mista attraverso una gara per la scelta del socio privato che abbia caratteristiche gestionali ed operative adeguate agli investimenti necessari per l'ammodernamento dei mezzi e per la realizzazione dell'impiantistica, arrivando progressivamente a livelli legali di differenziata, specialmente per la separazione dei rifiuti indifferenziati a valle.”
La gara avrà così tempi più lunghi per rendere remunerativo l'investimento e conveniente la partecipazione alla gare per il privato, attraverso la gestione degli impianti e dei servizi, concentrando tutti i servizi in capo al soggetto gestore.
“Occorre realizzare impianti per la separazione delle frazioni secche dall'umido e per la biostabilizzazione dell'umido nel Comune di Messina per differenziare a valle quello che non si riesce a differenziare a monte con il sistema del porta a porta che progressivamente si estenderò a tutta la città -spiega ancora Grioli. Non essere più dipendenti dalla discarica di Mazzarrà Sant'Andrea sarà di 6 milioni di euro l'anno, tutto a beneficio dei contribuenti che pagano la TARES”.
Passando al sistema dei trasporti, l'aspirante sindaco punta su nuovi bus che consentano di migliorare la mobilità urbana e il servizio di trasporto pubblico, anche attraverso la rimodulazione dei bandi comunitari per l'acquisto di mezzi ecologici.
E aggiunge in merito all'Atm: “Si deve riorganizzare il personale dell'Azienda, riqualificarlo e metterlo a disposizione dei servizi pubblici allargati individuando esigenze di qualifiche rispetto alle esigenze in organico. Ciò attraverso la costituzione della nuova Spa su cui concentrare tutti i servizi della mobilità cittadina, eliminando tutti gli affidamenti esterni attraverso la formazione di personale idoneo all'interno dell'azienda.
La nuova società, dovrebbe prevedere una fase di transizione in cui la nuova Spa resterebbe a capitale pubblico ma in una prospettiva di messa a gara del 40% delle azioni per individuare un socio privato che abbia compiti operativi e gestionali ai sensi di legge. L'interesse del privato ad investire dipende dal numero di anni che si prevede per l'affidamento, dalle concessioni che si conferiscono ma soprattutto dal piano industriale della nuova Spa che deve dimostrare l'equilibrio tra costi e benefici”.
Anche la Regione dovrà fare la sua parte per implementare il servizio ed estenderlo in tutta l'area metropolitana. “Questa avrebbe l'onere di assicurare attraverso la rimodulazione dei fondi POR FESR 2007/2013 dei bandi specifici per il rinnovo dei mezzi delle aziende di trasporto pubblico -conclude Grioli. Per quanto concerne il personale, sarebbe garantito anche se il Piano industriale deve individuare percorsi di specializzazione per coprire le figure necessarie secondo il nuovo assetto”.