Gioveni denuncia i pericoli della “movida” della riviera Nord
Ieri sera a Sant'Agata l'ennesimo incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Per il consigliere comunale UDC Libero Gioveni è la classica “goccia che fa traboccare il vaso” e lancia l'allarme sulla movida di Messina in un'area della città dove la mancanza di regole regna sovrana.
Tra l'altro, negli ultimi giorni il consigliere UDC aveva parlato con alcuni residenti della zona, che spesso si sono rivolti alle forze dell'ordine senza troppo successo per denunciare la musica troppo alta anche a tarda notte.
“Ma è soprattutto la totale assenza di vigili urbani -denuncia Gioveni- che salta agli occhi, con una pista ciclabile intransitabile in corrispondenza degli ingressi dei lidi e soprattutto dalla doppia fila di autovetture che trasformano alcuni tratti della via Consolare Pompea in un autentico e pericoloso budello.
Volendo quindi far passare in secondo piano i disagi e i disturbi arrecati spesso alle famiglie residenti nella zona, non possono di certo passare in cavalleria invece -prosegue il consigliere UDC- le tristi conseguenze che potrebbero scaturire in caso di emergenza per il passaggio di mezzi dei vigili del fuoco o delle ambulanze che si devono recare all'ospedale Papardo per un pronto soccorso”.
All'amministrazione comunale Gioveni chiede di limitare i disagi predisponendo in pianta stabile una pattuglia della Polizia municipale che faccia rispettare le regole e l'ordine pubblico.
Ma l'esponente UDC pensa già all'anno prossimo e propone “di pianificare il futuro insediamento dei lidi balneari nel tratto compreso fra Tono e Mortelle, che oltre a prestarsi meglio sotto il profilo logistico vista l'ampiezza delle spiagge, preserverebbe i centri abitati dal caos garantendo una maggiore sicurezza ai frequentatori dei lidi e all'intera cittadinanza”.