#GioiosaMarea. Intollerabile blocco del Piano Regolatore
Subito il Piano Regolatore Generale. A chiederlo è il gruppo Gioiosa Marea sei tu, che aggiunge: “Una riflessione sullo sviluppo di Gioiosa Marea deve necessariamente partire dal Piano Regolatore, strumento urbanistico che regola l'attività edificatoria all'interno di un territorio comunale. La necessità di un nuovo strumento urbanistico scaturisce da diverse tematiche quali l'evoluzione territoriale e la sostenibilità ambientale, l'evoluzione della normativa in materia urbanistica, ambientale, paesaggistica e l'adeguatezza alle esigenze attuali, la crescita demografica, la viabilità, la difesa del territorio, il turismo, lo sviluppo dei settori economici. Il lento e travagliato iter amministrativo del PRG del Comune di Gioiosa Marea inizia nel 1981. Ma è solo a metà degli anni '90, durante il mandato elettorale di Diego Scaffidi, che si cerca di dare una svolta e si elabora un Piano con un team di tecnici professionisti tra cui gli architetti Terranova, Vento e Sindoni. Infatti, con le delibere di Consiglio comunale n. 37 e n. 38 del '94, n. 142 e 143 del '95, n.103 del '96 è adottato il nuovo PRG con le prescrizioni esecutive, gli studi geologici e agricoloforestali.
Il Piano Regolatore è viene inviato all'assessorato Regionale Territorio e Ambiente e valutato dal CRU (Consiglio Regionale Urbanistica). Nel 1999, sotto l'Amministrazione di Basilio Cusmà, l'assessorato Regionale Territorio e Ambiente boccia il Piano e comunica la restituzione del PRG adottato, munito del voto contrario del CRU, per procedere alla sua totale rielaborazione secondo le direttive indicate. Qui, l'iter del PRG si blocca, entra in una fase di stallo e Gioiosa Marea si ritrova senza regole di sviluppo né programmazione. Dal 2002 e per dieci anni, Gioiosa Marea è governata dall'Amministrazione di Ignazio Spanò, che revoca gli incarichi dei progettisti originari per accelerare i tempi di redazione del PRG. Sotto la guida dell'assessore all'Urbanistica Saro Spanò è quindi costituito l'Ufficio di Piano del Comune di Gioiosa Marea.
Ancora una volta l'obiettivo prefissato non è raggiunto. Infine, l'iter è ripreso dall'attuale amministrazione Spinella, eletta nel 2012. Quest'ultima, affida un incarico esterno per la redazione dello strumento urbanistico, che dovrà raccordarsi con la VAS -dichiarano il sindaco e l'assessore Giardina- per non perdere più tempo, risorse e opportunità. A oggi, nulla di nuovo. Questo blocco continua, persiste e comporta una serie di gravi conseguenze al paese, tra cui il mancato sviluppo economico e la beffa per tantissimi cittadini di ritrovarsi costretti a pagare l'IMU su terreni classificati come aree turistiche (e quindi edificabili) che in realtà non sono accessibili neanche dalle capre”.