Furto di gasolio al porto di Milazzo: sequestrate 27 auto e indagati 24 marittimi

Guardia di Finanza SiciliansIn un'operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, i Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione a un'ordinanza cautelare reale emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. La misura riguarda ventisette autoveicoli utilizzati da ventiquattro portuali operanti nel porto di Milazzo (ME) per l'illecito trasporto, in contrabbando, di numerosi litri di carburante illecitamente sottratto dai rimorchiatori operanti nel locale porto.

Le indagini, che sono ancora nella fase delle indagini preliminari, si basano su imputazioni provvisorie e dovranno essere provate in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto della presunzione di innocenza garantita ai cittadini dalla Costituzione fino a sentenza definitiva.

Le attività investigative, condotte dalle della Compagnia di Milazzo, hanno compreso indagini tecniche, telefoniche e ambientali, nonché video riprese, che hanno permesso di documentare numerosi episodi dell'illecito meccanismo utilizzato dai marittimi indagati. Per mesi, in modo accurato e organizzato, i sospettati sembravano sottrarre gasolio dai mezzi navali su cui lavoravano, e poi trasportarlo all'esterno dell'area doganale senza pagare le tasse di fabbricazione e sul valore aggiunto. Ciò ha portato all'accusa di contrabbando.

Secondo le ipotesi d'accusa, che dovranno essere confermate nelle successive fasi dibattimentali, i sospettati usavano taniche e altri contenitori per rubare il carburante agevolato e destinarlo ad altri usi, come alimentare i veicoli degli indagati o cederlo a terzi.

Il mese corrente ha visto importanti sviluppi nell'acquisizione di prove, con mirate perquisizioni ordinate dall'Autorità Giudiziaria di Barcellona Pozzo di Gotto, durante le quali parte del carburante sottratto e i contenitori utilizzati per occultarlo sono stati sequestrati.

Tuttavia, tali attività di della prova non sono riuscite a fermare il contrabbando, che è continuato anche dopo le perquisizioni. Di conseguenza, è stato emesso il provvedimento cautelare odierno, finalizzato alla confisca dei 24 autoveicoli utilizzati per il trasbordo del carburante contrabbandato fuori dagli spazi doganali. Questa misura mira a impedire il protrarsi di ulteriori episodi simili, a tutela dell'azienda armatrice e soprattutto delle casse dell'Erario, e a prevenire la possibilità che i veicoli utilizzati per commettere i reati possano essere ceduti a terzi o nascosti

Carmelo Amato

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