Fase 2, WWF Palermo incontra la Commissione comunale all’Urbanistica
PALERMO. Videoconferenza fra WWW Sicilia Nord occidentale e la Commissione all'Urbanistica del Comune di Palermo per fare il punto della situazione sulla Fase 2 dell'emergenza coronavirus. Tra i temi affrontati, uno di grande attualità: lo smart working. “La modalità di lavoro in smart working è stata una notevole sorpresa per tutti – dicono i componenti del WWF – Ha funzionato meglio di quanto ci si poteva immaginare e sia per la Fase 2 che per il futuro si auspica che il suo utilizzo continui fra gli organici del Comune, ovviamente normato e meglio organizzato, affinché possa diventare una prassi abituale con evidenti benefici per il traffico automobilistico, l'inquinamento ambientale, lo stress da traffico, i parcheggi insufficienti”. Si è parlato inoltre di mobilità alternativa ed eco-compatibile. A tal proposito il WWF ritiene di fondamentale importanza prendere provvedimenti per mitigare un probabile aumento del traffico delle auto private dovuto al timore dei cittadini di utilizzare i mezzi pubblici con relativi assembramenti e quindi pericoli di contagio. Occorrerebbe quindi agevolare l'utilizzo di mezzi alternativi e meno impattanti dal punto di vista ambientale e il mezzo principale è ovviamente la bicicletta. Sarebbe necessario pertanto verificare la funzionalità delle piste ciclabili esistenti e aumentarne la consistenza con delle nuove, curare maggiormente i parcheggi per le bici private e crearne di nuovi, attrezzandoli con sistemi di video controllo e incentivando la presenza delle Forze dell'ordine. Occorrerebbe anche incrementare la flotta delle bici in “bike sharing” cercando anche di snellire le modalità di noleggio e utilizzo. Si riterrebbe utile poi la creazione di un decalogo relativo all'utilizzo delle bici in bike sharing in tempi di coronavirus e di utilizzo dei dispositivi di protezione personale, cioè specificare tutte le norme igieniche da rispettare per le bici a noleggio, come guanti, sanificazione o mascherine. Su questi argomenti il WWF si associa alle proposte di altre Associazioni quali FIAB bike&trek Palermo e Legambiente. Non si dovrebbero trascurare inoltre altre modalità di mobilità alternative fra cui l'utilizzo dei monopattini per i quali occorrerebbe una precisa normazione e la fondamentale camminata a piedi per le brevi distanze. E per rendere quest'ultima serena e gradevole occorrerebbe procedere a rendere fruibili i marciapiedi tenendoli costantemente puliti e sicuri, manutenendoli costantemente liberandoli da buche ed erbacce, dai parcheggi selvaggi e prestando particolare attenzione alla fruibilità da parte dei disabili. Altro tema trattato: la riapertura e incentivazione dei mercatini rionali per un incremento della produzione agricola a Km zero. In tal senso il WWF Palermo si propone di agevolare e regolamentare con nuove norme di sicurezza i mercatini rionali di ortofrutta. Ciò comporterebbe un ristoro per i piccoli produttori agricoli particolarmente penalizzati dalla chiusura e contemporaneamente contribuirebbe a dare forza a questo settore. Ciò significherebbe meno terreni abbandonati e più terreni coltivati, consumo di prodotti freschi, meno trasporto di lunga percorrenza. Si potrebbe per esempio tentare di allargare le superfici occupate dai mercatini per rispettare le regole di distanza, differenziare le vendite per categorie merceologiche suddividendoli in più giorni, allungare i tempi di apertura. Per quanto concerne invece la raccolta dei rifiuti, l'associazione ambientalista dichiara che in città il servizio è ancora molto carente, con tutte le giustificazioni legate a un contesto sociale sfavorevole. Ad aggravare la situazione contribuirà anche il coronavirus, che comporterà l'utilizzo e lo smaltimento di un numero abnorme di mascherine e guanti che creerà una marea di rifiuti di plastica o misti, i quali, se abbandonati per strada e raccolti con ritardo, potranno finire con l'aiuto della pioggia direttamente a mare. In tal senso il WWF consiglia all'Amministrazione comunale di provvedere all'incremento del numero di cestini in città, con il ripristino di quelli mancanti o vandalizzati, ma soprattutto con il continuo svuotamento di quelli pieni. Un altro modo indiretto di intervenire sarebbe quello di fare installare un adeguato numero di cestini davanti i grossi punti vendita, specialmente davanti i supermercati. Occorrerebbe inoltre emettere un chiaro decalogo per i cittadini che puntualizzi il corretto smaltimento dei dispositivi personali di sicurezza. Infine sul verde in città l'associazione confida molto nel nuovo piano regolatore, il quale potrebbe finalmente porre fine al consumo di suolo. Nel frattempo occorrerebbe mettere su un sistema di cura, manutenzione e salvaguardia del patrimonio verde della città. E che nei casi in cui si rendesse necessario l'abbattimento di alberi, si procedesse immediatamente alla piantumazione di nuovo verde. Si propone quindi la formazione di un tavolo tecnico permanente con la partecipazione delle Associazioni per trattare in modo organico e sereno l'argomento.