Facebook. Il Messina di Zampanga, Di Napoli e Iliev vince il contest della pagina “Serie A-Operazione Nostalgia”
Piccola soddisfazione per i tifosi del Messina in un momento in cui la squadra della città peloritana si trova in una situazione a dir poco nefasta: la famosissima pagina Facebook Serie A-Operazione Nostalgia ogni tot di tempo apre un contest dedicato agli appassionati del calcio degli anni 80-90 e primi 2000. Questa volta il profilo, che vanta quasi un milione di follower ha deciso di aprire una Machenesanno's cup dedicata ai tridenti nostalgici del campionato di Serie A. Tra Baggio-Zamorano-Ronaldo, Signori-Rambaudi-Baiano e Totti-Montella-Batistuta è stato messo in concorso anche il tridente del Messina del famigerato campionato concluso in settima posizione composto da Riccardo Zampagna, Arturo Di Napoli e Ivica Iliev. Le gesta di questi giocatori, ricordati per le mirabolanti vittorie contro Roma, Milan, Inter, Reggina, Lazio e Parma sono sicuramente tra le più nostalgiche degli ultimi 30 anni del calcio italiano.
Sì, la nostalgia, perché è questo che la pagina chiede nei suoi contest attraverso il voto degli utenti con il fatidico Mi piace sulla foto scelta: in questo caso, ogni immagine rappresenta un tridente. Non si parla di chi è stato il più forte, ma di chi è rimasto più nella memoria degli appassionati di calcio. Il Messina, che nel suo primo girone si è trovato di fronte il Foggia di Zeman, il Cagliari e il Pisa ha passato il turno nella quasi indifferenza generale dei tifosi peloritani, ricevendo però molti più voti del tridente pugliese, giunto secondo e quindi anch'esso qualificato alla fase successiva. Nel secondo turno un altro girone, questa volta molto più tosto per il Messina di Zampagna, Iliev e Di Napoli, che ha dovuto affrontare la Roma dello scudetto di Totti, Batigol e Montella, il Milan di Van Basten, Gullit e Massaro e il Bologna di Baggio, Andersson e Kolyvanov. Anche in questo caso, nonostante la partecipazione dei tifosi del Messina al contest non fosse molto numerosa il tridente guidato dalla mano sapiente di mister Mutti è riuscito ad avere la meglio dei più blasonati giocatori che hanno fatto la storia del calcio mondiale, classificandosi al secondo posto dietro alla Roma.
Arriva il momento dei quarti di finale, per il Messina una sfida non facile contro l'Inter di Ronaldo, Baggio e Zamorano, ed è in questo frangente che i tifosi peloritani iniziano davvero a partecipare a questo concorso (che ricordiamo, non porta nulla alle società, solo gloria virtuale): il tridente peloritano parte a rilento, i nerazzurri sembrano avere la vittoria in tasca, ma nelle ultime ore c'è stato il ribaltone che ha fatto sì che il Messina arrivasse in semifinale, sfidando il temibile Foggia di Zdenek Zeman, già battuto nella fase a gironi. Beh, il risultato è clamoroso: i peloritani con quasi mille voti di differenza vincono contro i pugliesi accedendo così alla finalissima di oggi, quando nella strada tra il Messina e la Machenesanno's cup si è messo di mezzo il Lecce composto da Chevanton, Konan e Vucinic, peraltro sfida realmente vista sui campi da calcio nella stagione 2004/2005. Per una manciata di voti, i peloritani si sono aggiudicati il contest, grazie al grandissimo supporto dei tifosi e appassionati non solo del Messina, ma di tutta Italia, che evidentemente hanno riconosciuto in quel tridente (specialmente in Zampagna e Di Napoli) tutte quelle caratteristiche nostalgiche che nel calcio di oggi purtroppo non ci sono più.
Il pensiero dei tifosi del Messina al momento è rivolto chiaramente alle faccende calcistiche: i peloritani sono relegati nei bassifondi della Serie D, e ormai da oltre dieci anni si sono susseguite società che hanno fatto tutto fuorché appunto programmare una stagione di livello. Questa, chiamiamola distrazione è stata l'occasione per i supporters peloritani di ripensare alla scorsa decade, ricca di soddisfazioni per la prima metà, sperando un giorno di poter rivedere la gloriosa biancoscudata sui campi più blasonati, senza queste gestioni societarie nefaste e che stanno piano piano allontanando anche i tifosi più assidui. Ma così come dimostrato da questa competizione virtuale, il Messina è ben ricordato, ed è amato da tutti, anche da chi oggi non va allo stadio per il cuore infranto.