Esplosione a Barcellona PG, due indagati e funerali rinviati. Fuori pericolo i due feriti
Ci sono due indagati per l'esplosione di mercoledì nella fabbrica dei Fratelli Costa a Barcellona Pozzo di Gotto. Al vaglio degli inquirenti tutte le dotazioni di sicurezza dei lavoratori e della fabbrica. La Procura barcellonese vuole cercare di chiarire in tempi brevi tutti gli aspetti della vicenda che ha portato alla morte di cinque persone. Il procuratore capo Emanuele Crescenti ed il sostituto Matteo De Micheli hanno deciso di effettuare esami scientifici più approfonditi. La Procura ha deciso infatti di effettuare l'autopsia sui corpi delle vittime e di effettuare contestualmente l'esame del Dna per permettere l'esatta identificazione di tutte le vittime (alcune letteralmente dilaniate dall'esplosione). Esami che verranno effettuati dal consulente nominato dalla procura Ventura Spagnolo Elvira. Alla luce di ciò, la Procura ha proceduto alle prime iscrizioni nel registro degli indagati. Si tratta dei due responsabili delle ditte impegnate nei lavori, Vito Costa (legale Salvatore Caravello) e Corrado Bagnato (legale Vittorio La Torre). Un atto dovuto specifica la procura. I magistrati barcellonesi, oltre che per omicidio colposo plurimo e incendio, stanno vagliando anche il profilo della sicurezza sul lavoro. A questo punto slittano i funerali di Venera Mazzeo, Vito Mazzeo, Giovanni Testaverde e Fortunato Porcino. All'ospedale Fogliani c'è ancora ricoverato Antonio Bagnato. Le sue condizioni sono giornalmente in netto migliorano ed è fuori pericolo di vita, così come anche Bartolomeo Costa, ricoverato al Civico di palermo.