Ente Teatro, saltano lo spettacolo su Dolci ed il concerto di sabato
Senza Consiglio di Amministrazione non si canta messa, verrebbe da dire rispetto al pantano in cui è bloccato l'Ente Teatro di Messina, dopo la notizia che sono saltati altri due appuntamenti del cartellone di prosa e di quello della musica.
Dopo le dimissioni del consigliere in quota regionale Carmelina David, che ha tentato il salto in Consiglio comunale nelle file dell'UDC, il CdA ormai può contare solo sul presidente Luciano Ordile e sui consiglieri Gustavo Ricevuto e Carmelo Ietto.
Troppo pochi per poter decidere qualcosa che abbia valore legale. E così, arriva il secondo rinvio dello spettacolo “1952 a Danilo Dolci” che avrebbe dovuto chiudere il cartellone “Paradosso sull'Autore” alla Sala Laudamo ed il concerto sinfonico programmato per sabato prossimo.
Come sempre, neanche a dirlo, la colpa è della Regione Sicilia, rea di non avere prontamente sostituito la David. “La mancata approvazione da parte della Regione del Bilancio di Previsione 2013 -si legge nella nota inviata dalle reliquie dell'Ente Teatro- non consente, come specificato chiaramente dall'assessorato regionale al Turismo né l'impegno né l'erogazione di somme per la programmazione di spettacoli sia di prosa che di musica. Pertanto non potrà aver luogo neppure il concerto sinfonico annunciato per il 15 giugno”.
Ma spes ultima dea e così ci si augura che “1952 a Danilo Dolci” possa essere recuperato a ottobre. Sempre che, ovviamente, nel frattempo si completino tutti i passaggi per il via libera al Previsionale 2013. “In atto -si legge ancora nella nota dell'Ente Teatro- le variazioni al Bilancio, apportate secondo le indicazioni delle Regione, non possono essere approvate per la mancanza del numero legale nel CdA e quindi tutta l'attività è bloccata. La Regione dovrebbe sostituire il consigliere Carmela David, di nomina regionale”.
Sui motivi che hanno portato la Regione Sicilia a bocciate il documento economico-finanziario (il mancato impegno del 20% del totale dei fondi destinati alla programmazione del Vittorio Emanuele per far lavorare l'orchestra in attesa della stabilizzazione prevista da una legge del 2004) neanche una parola. Ma questa è un'altra storia.