Ente Teatro: oltre 600 mila euro di biglietti omaggio ai vip

Teatro Vittorio Emanuele
Il teatro Vittorio Emanuele di Messina

Le cifre sono da brividi. Migliaia di biglietti omaggio in platea regalati ai vip della città (notoriamente poco propensi a spendere per la cultura) che avrebbero procurato un danno economico alle casse dell'Ente Teatro di Messina per oltre 600 mila euro. Per la precisione, 610.162,27 euro di mancati incassi.

C'è chi fa notare che senza i biglietti omaggio magari questi vip o presunti tali non avrebbero messo piede a teatro e viene da pensare che, almeno, si sarebbero risparmiati i costi dei biglietti stampati.

La denuncia è di SLC Cgil, UILCOM Uil, FIALS Cisal e Sadirs, che stamane in conferenza stampa hanno presentato un prospetto molto dettagliato, premettendo che se errore c'è è per difetto e annunciando l'intenzione di girare la documentazione alla Procura della Repubblica e alla .

“Non è compito nostro individuare responsabilità di quanto è successo -ha spiegato il segretario della SLC Cgil Pippo Di Guardo. Noi abbiamo raccolto la documentazione. Adesso spetta a chi di dovere scoprire eventuali colpe e agire di conseguenza”.

Avere la documentazione non è semplice. La richiesta è stata presentata il 16 dicembre scorso e reiterata il 23 gennaio 2014. E nonostante la legge preveda che gli atti pubblici debbano essere consegnati entro 30 giorni dalla richiesta, ai sindacati sono arrivato con un mese di ritardo.

“C'è da sottolineare -aggiunge Di Guardo- che negli anni esaminati ci sono stati dei bilanci approvati e che non ci risulta che il Collegio dei Revisori dei Conti dell'Ente Teatro o chiunque altro abbia mosso dei rilievi. Riteniamo che sia stato determinato un notevole danno economico alle casse del Vittorio Emanuele e questo mentre con i lavoratori si contavano anche i 50 centesimi. Secondo noi a chiarire quello che è successo devono essere tutti: presidente, soprintendente e consiglio di amministarzione in carica allora”. 

Gli anni presi in considerazione sono quelli tra il 2008 e il 2013: gli anni della presidenza del diccì di ferro, poi UDC Luciano Ordile.

I dati sono suddivisi non solo per anno, ma anche per tipologia (prosa, musica, concerti in collaborazione con le associazioni musicali cittadine).

Andiamo per ordine. Nella stagione di prosa 2008-2009 sono stati venduti 3.420 abbonamenti (che hanno fruttato 513.469,54 euro), 11.294 biglietti (239.959 euro) e 3.623 sono stati dati in omaggio. Fatti due conti, nelle casse del Vittorio Emanuele quell'anno sono entrati 94.149,74 euro in meno.

Nella stagione 2009-2010 si vendono 3.142 abbonamenti (431.028 euro), 5.272 biglietti (72.085 euro), se ne danno in omaggio 2.531 (81.102 euro in meno).

Nella stagione 2010-2011 si vendono 3.150 abbonamenti (417.132,20), 10.483 biglietti (174.757 euro) e si danno in omaggio 6.139 biglietti (102.668,35 euro).

Nella stagione 2011-2012 si vendono 3.100 abbonamenti (365.970,60), 5.546 biglietti (66.581 euro) e se ne regalano 1.058 (47.159,25).

Infine, nella stagione 2012-2013 si vendono 2.282 abbonamenti (239.836,50), 4.174 biglietti (37.296 euro) e se ne danno in omaggio 743 (22.568,25 euro).

Con la musica non va meglio. Nella stagione 2008-2009 si vendono 875 abbonamenti (128.109 euro), 4.351 biglietti (82.418 euro) e se ne danno in omaggio 1.483 (38.775 euro).

Nella stagione 2009-2010 si vendono 926 abbonamenti (130.608 euro), 4.893 biglietti (98.548 euro) e ne sono offerti in omaggio 2.251 (64.585,59 euro).

Nella stagione 2010-2011 sono stati venduti 964 abbonamenti (192.394 euro), 5.007 biglietti e ne sono stati dati in omaggio 3.512 (93.977 euro).

Nella stagione 2011-2012 sono stati venduti 932 abbonamenti (115.132 euro), 4.063 biglietti (65.250 euro) e risultano come omaggio 455 biglietti (23.182,67 euro).

Nell'ultima stagione, la 2012-2013, sono stati venduti 575 abbonamenti (36.924 euro), 704 biglietti (13.122 euro) e ne sono stati regalati 159 (5.145 euro).

Per quanto concerne invece i concerti organizzati in collaborazione con le associazioni musicali, sono stati emessi 3.573 biglietti, 2.666 dei quali risultano venduti. In questo caso, fatti salvi i 15 mila euro delle fatture emesse a favore delle associazioni musicali, l'ammanco ipotizzato è di 36.849 euro.

“Non ho questi dati e quindi non posso dichiarare nulla -spiega al telefono l' soprintendente Paolo Magaudda. Non appena ne avrò contezza ne parlerò”.

Ribadendo che su questi numeri dovranno pronunciarsi, se lo vorranno, magistratura e Corte dei Conti e sottolineato che la vicenda riguarda la precedente gestione, i sindacati non le hanno mandate a dire neanche all'attuale presidente Maurizio Puglisi.

“A parte i ritardi con i quali ci è stata consegnata la documentazione -ha puntualizzato ancora Di Guardo- non possiamo dimenticare che questo presidente ha chiesto e ottenuto dalla Regione sia l'anno scorso che quest'anno di poter derogare all'accantonamento del 20% che per legge è dovuto alle attività dell'orchestra in attesa della stabilizzazione dei musicisti.

Inspiegabilmente l'assessorato competente lo ha consentito, pur avendo bocciato l'ultimo bilancio proprio per il mancato inserimento di questa quota tra le voci di spesa. E visto che la deroga c'è stata -conclude il dirigente sindacale- allora vorremmo sapere per che cosa è stato utilizzato questo 20% negato all'orchestra, che l'anno scorso ha lavorato solo 13 giorni. Vorrei che si capisse che a furia di deroghe si corre il serio rischio che questa quota di fondi regionali potrebbe essere cassata definitivamente”.

Intanto questa sera alle 20 si riunirà il Consiglio di Amministrazione per scegliere la nomina del soprintendente tra i 25 aspiranti che si sono fatti avanti.

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