#Enna. All’Università si è parlato dell’alta velocità ferroviaria in Sicilia
All'Università Kore di Enna, nell'auditorium della facoltà di ingegneria e architettura, si è discusso del corridoio scandinavo-mediterraneo e soprattutto del suo tratto siciliano che comprende la linea ferroviaria tra Messina, Catania e Palermo. Di come verrà migliorata l'asse ferroviario e quali saranno gli interventi prioritari.
Hanno presieduto l'incontro il Presidente di RFI, Dario Lo Bosco, commissario straordinario della linea Catania-Messina-Palermo, Mario Elia. Dopo le loro relazioni è stata la volta delle indicazioni tecniche dell'Amministratore delegato di Italfer, Matteo Maria Triglia e della relazione del dirigente generale del Dipartimento regionale delle Infrastrutture, Giovanni Arnone.
Erano presenti molti sindaci e rappresentanti delle amministrazioni locali, ognuno ha avuto la possibilità di conoscere il piano di sviluppo della direttrice Messina – Catania – Palermo. Questo tratto è l'ultimo del corridoio scandinavo-mediterraneo che si estende dal confine russo-finlandese e dai porti finlandesi di Helsinki e Turku a Stoccolma e, con una sezione da Oslo, attraversa la Svezia meridionale, la Danimarca, e passando attraverso la Germania, le Alpi e l'italia, collega i principali centri urbani e porti della Scandinavia e della Germania settentrionale ai centri industrializzati di produzione della Germania meridionale, dell'Austria e del Norditalia e quindi ai porti italiani e della Valletta.
L'incontro ha chiarito che gli investimenti riguarderanno la tratta Raddusa-Castelnuovo, oltre al raddoppio di Fiumetorto-Castelbuono. Quasi 5 miliardi la prima e oltre un miliardo la seconda, ma sono stati presentati anche i progetti