Eliminata la discarica di Bisconte. Cacciotto: punire chi inquina

Bonifica Bisconte 6
L'area bonificata di Bisconte

Dopo anni di degrado e abbandono è stata bonificata la discarica abusiva di Bisconte, che con i suoi cumuli di rifiuti e di amianto, con le sterpaglie e i topi che ne avevano fatto il proprio regno è stata per anni uno dei simboli del degrado della città e delle sue periferie dimenticate.

Dopo le numerose sollecitazioni del UDC della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto, Messinambiente ha ripulito l'area, eliminando l' che aveva trasformato la zona in una vera e propria ecologica con la quale gli abitanti della zona sono stati costretti a convivere a lungo.

“Le difficoltà in tema di rifiuti sono davvero tante -commenta Cacciotto- e la minaccia di chiusura della discarica di Mazzarà Sant'Andrea è una costante con cui attualmente bisogna convivere, così come l'inciviltà e lo sfregio ambientale diffuso in tutta la città.

Nonostante ciò, c'è la voglia di farcela, di non affondare, di aggrapparsi con le unghie e con i denti a quell'orgoglio di messinesità che speriamo non si spenga mai.

C'è poi Messinambiente, una società che opera alla stregua di un pronto soccorso ospedaliero, in lungo e in largo dal centro alle disgraziate periferie”.

Cacciotto
Alessandro Cacciotto

Chiusa, almeno per il momento, l'emergenza rifiuti, la partecipata si è potuta dedicare all'area di Bisconte (piena di lastre di eternit, sterpaglie tra le quali scorazzavano allegramente i topi e immondizia di ogni genere) e adiacente peraltro al campo da calcio Marullo e alla scuola materna ed elementare.

Dopo la denuncia di Cacciotto gli uomini di Messinambiente, coordinati dal Responsabile Discariche e Suppellettili Antonio Ferro si sono messi al lavoro fino a quando l'opera di pulizia non è stata ultimata.

A operare in sinergia con la partecipata del Comune di Messina il Nucleo Decoro della Polizia Municipale guidato dal commissario Biagio Santagati.

“Adesso l'area è stata liberata dalle pericolosissime lastre di eternit che giacevano incuranti in uno dei tanti angolini della periferia cittadina -commenta Cacciotto- e vicine a luoghi frequentatissimi.

Negli ultimi giorni sono fioccate le prime salate multe per quelli che senza mezzi termini possono essere definiti criminali ambientali.

Adesso -conclude il consigliere UDC- bisogna continuare di questo passo: multe per coloro che non rispettano le regole e mettono a serio rischio la salute pubblica, oltre ad offrire scene indecorose, videosorveglianza per stanare degli pseudo cittadini che evidentemente amano poco Messina”.

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