Dopo la gara al Pinto Catalano è più sereno e guarda alla C unica

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Gaetano Catalano

Non era una trasferta facile quella di Caserta. E il Messina ha dovuto affrontarla facendo a meno di un folto gruppo di indisponibili.

I peloritani privati di Ignoffo, Corona, Simonetti, Lasagna, Maiorano e Bolzan hanno tuttavia tenuto testa ai campani e portato a casa un punto prezioso che, mentre impingua la striscia positiva, infonde ulteriore fiducia alla .

Le marcature nella prima frazione di gioco di Agodirin al 23′ e Guerriera al 25′ hanno messo il sigillo a un pareggio tutto sommato equo. Sulla rete dei rossoblu pesa peraltro il controllo con il braccio dell'attaccante nigeriano.

Numerose occasioni dei peloritani nei primi quarantacinque minuti. Poi, durante la ripresa, gli assalti dei padroni di casa contenuti nel modo migliore da un Messina che ha dimostrato di saper stringere i denti.

“Un'ottima prestazione della squadra -dichiara il tecnico Gaetano Catalano. Siamo stati capaci prima di reagire prontamente alla rete di Agodirin e poi, dopo il pareggio, addirittura di sfiorare il gol in più occasioni. Era prevedibile che la Casertana nel secondo tempo alzasse il baricentro ed esercitasse maggiore possesso palla. Il reparto difensivo ha saputo fare buona guardia però. Abbiamo rischiato davvero poco”.

Passato il brutto momento? “Stiamo bene, siamo sereni. E lavoriamo tutti i giorni per fare sempre meglio. Sei risultati utili consecutivi lasciano ben sperare. Il campionato è lungo e abbiamo senz'altro il tempo di racimolare i punti lasciati per strada nelle prime giornate, specie quelli che si sono mancati in casa”.

Domenica la gara casalinga contro la Vigor Lamezia. “Lavoreremo durante la settimana, come sempre, per affrontare al meglio una squadra che vanta già 19 punti in classifica e ha una partita da recuperare. Pare sia sotto gli occhi di tutti che non esistano gare semplici in questo campionato. La posta in gioco è alta e ogni squadra vuole far bene, puntando alla C unica”.

Il 3-5-1-1 è la soluzione migliore o il modulo che momentaneamente offre maggiori garanzie, viste peraltro le assenze? “Quando ho scelto questo modulo, che comunque già avevo sperimentato durante la preparazione, ho risposto al bisogno di sicurezza della squadra in un momento in cui, vuoi per sfortuna vuoi per una serie di errori commessi, i risultati non arrivavano. A Caserta la sicurezza del modulo è stata palese quando nel secondo tempo abbiamo contenuto le incursioni degli avversari. Gli esterni coprivano, hanno fatto un grande lavoro”.

Quando vedremo in campo Maiorano? “Oggi ha ripreso ad allenarsi con i compagni. Speriamo di riaverlo presto anche in campo. La sua assenza ha certamente pesato, ma i giocatori chiamati di volta in volta in causa hanno fatto sempre bene. Quando la rosa è ampia si fa fronte con maggiore facilità a infortuni e squalifiche”.

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