Default, Previti: indispensabile una proroga della Corte dei Conti
Un incontro urgente con il commissario Croce per tentare di salvare il salvabile. Il come è ancora da definire, ma il presidente del Consiglio Comunale Pippo Previti ed i capigruppo di Palazzo Zanca hanno deciso di provarci. Il dissesto incombe, l'ultimatum della Corte dei Conti è reale e la scadenza indicata si avvicina sempre più.
La prima cosa da fare è ottenere una proroga di almeno una ventina di giorni dalla Corte dei Conti di Palermo rispetto alla consegna del piano di rientro economico-finanziario che si dovrà consegnare entro il 27 dicembre. “I margini per farcela ci sono -dichiara Previti. Non sarà facile, ma ci sono. Però abbiamo bisogno di più tempo. Del resto, mi sembra che i magistrati di Palermo siano abbastanza ben disposti verso il commissario Croce. Se ci concedono la proroga potremmo riuscire ad evitare il dissesto. Del resto, su oltre 8 mila Comuni italiani solo 114 sono in regola con i conti. Accanirsi con Messina non ha senso”.
Obiettivo principale è il decreto Salva-comuni. Se Messina riuscirà ad accedere ai benefici previsti, potrà contare su 200 euro a testa per ogni cittadino ed ottenere così una cinquantina di milioni di euro sia nel 2012 che nel 2013.
Inoltre, c'è una circolare regionale sui rifiuti che ci consentirebbe di ottenere un prestito dalla Regione per saldare i debiti dell'ATOME3 restituendo le somme in 20 anni.
Ma alla base di qualsiasi ragionamento c'è l'approvazione del Bilancio di Previsione 2012. Senza il via libera al documento economico-finanziario qualunque ipotesi di salvare la città dalla dichiarazione di dissesto resterà al palo.