Cronaca. Violenze su bimba di 6 anni nel Messinese, arrestati la madre e il convivente
MESSINA. Ieri alle 13 i militari della compagnia Carabinieri di Taormina, hanno dato esecuzione a Furci Siculo a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Messina su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di una coppia di conviventi. Lui è del 1981 ed è originario della provincia di Catania, lei è del 1986 ed è di Furci Siculo. Entrambi sono ritenuti responsabili a vario titolo di maltrattamenti nei confronti della figlia della donna, una bimba di appena 6 anni, e di lesioni personali aggravate per aver commesso il fatto in più persone. Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti di una complessa attività investigativa, sviluppata da personale delle Stazioni Carabinieri di Taormina e di Santa Teresa Riva, che ha permesso di fare piena luce sulle continue e inenarrabili violenze fisiche perpetrate dalla madre e dal suo convivente nei confronti della bimba di 6 anni.
Le risultanze investigative dei Carabinieri hanno appurato, così come scritto dal GIP nella propria ordinanza come i conviventi, in concorso tra loro e non impedendo all'altro di perpetrare atti violenti nei confronti della piccola, la maltrattavano, con l'aggravante di aver commesso gli abusi nei confronti di una minorenne, cagionandole al contempo lesioni personali, anche in questo caso aggravate perché il fatto era commesso da più persone insieme.
Successivamente il Tribunale per i minori di Messina, con apposito decreto e su richiesta della Procura per i Minori, ha sospeso in via d'urgenza la responsabilità genitoriale della madre sulle due figlie di 8 e 6 anni, vietandole di poterle incontrare. Espletate formalità di rito i de sono stati condotti nel carcere di Messina Gazzi, a disposizione della magistratura.
Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti, perché conducono a un immediato intervento in loro tutela. L'immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche a una specifica preparazione professionale nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.