Cronaca. Sequestrata la tabaccheria Beverly Hills di Siracusa, indagati tre soggetti

Sequestro Lo Duca 22 11 2014 c
Immagine d'archivio

SIRACUSA. La Guardia di Finanza ha eseguito il preventivo della rivendita di tabacchi denominata Beverly Hills di Siracusa e della relativa licenza rilasciata dall' A.A.M.S., gestita di fatto da fratelli Giampaolo e Milena Giaquinta, sussistendo il fumus del reato di cui all'art. 12 quinquies D.L. n. 360 del 1992 – trasferimento fraudolento di valori. Gli indagati, per eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale e sottrarre al sequestro, ed eventualmente alla successiva confisca la rivendita, ne attribuivano fittiziamente la titolarità a Sebastiano Mazzotta. La Compagnia di Siracusa già dal 2013 aveva attenzionato Giampaolo Giaquinta, con precedenti specifici, coinvolto in una complessa attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Siracusa a conclusione della quale, veniva arrestato, unitamente ad altri, per il reato di usura. Gli sviluppi investigativi, delegati e coordinati dal procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, diretti dal , Salvatore Grilllo, hanno consentito di determinare il profitto del reato e sottoporre a sequestro preventivo i beni dell'indagato. I finanzieri dagli ulteriori accertamenti bancari e patrimoniali, anche mediante l'utilizzo della banca in uso alla Guardia di Finanza “molecola” riscontravano la sussistenza di elementi idonei per l'applicazione di misure ablative sul patrimonio, ai sensi del D.Lgs. 159/2011 e/o alla confisca ex art. 12-sexies della Legge 656/1992, sussistendo la pericolosità sociale del soggetto. Quest' ultimo approfondimento ha consentito di dimostrare che dal 2016 la gestione del bar tabacchi Beverly Hills era di fatto riconducibile ai fratelli nonostante formalmente fosse intestata a Mazzotta. Infatti erano i Giaquinta che si occupavano in prima persona di tutti gli aspetti gestionali dell'azienda quali: ordinativi di sigarette, turni di lavoro del personale ivi impiegato, gestione di problematiche di volta in volta sopraggiunte inerenti lo svolgimento dell'attività, gestione dei c.c. bancari intestati all'azienda e quant'altro. In particolare, il carattere fittizio dell'intestazione a Mazzotta si desume anche dalle numerose intercettazioni telefoniche e dalle registrazioni audio-video acquisite nel corso delle indagini nonché dalla disamina della copiosa documentazione bancaria relativa ai tre indagati. Nei giorni scorsi il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco a seguito di richiesta formulata dal Pubblico Ministero titolare dell'indagine, Salvatore Grillo, ha emesso il decreto di sequestro preventivo eseguito nella mattinata odierna dalla fiamme gialle aretusee. L'attività odierna attesta la puntuale sistematicità con la quale la Guardia di Finanza di Siracusa continua la sua azione di contrasto a tutte le forme di illegalità che minano il corretto funzionamento dell'economia legale alterando le regole di libera concorrenza del mercato

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