Cronaca. Noto, confiscati beni a una famiglia di camminanti

GDF SiracusaSIRACUSA. La Guardia di Finanza, a seguito di un'accurata analisi del contesto socio-economico della provincia e nell'ambito di attività di servizio finalizzata all'esecuzione di investigazioni economico-patrimoniali con la conseguente applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali, aveva sequestrato beni per un valore di 840.000 euro nell'ottobre del 2016. Le complesse indagini patrimoniali, intraprese d'iniziativa dalle Fiamme Gialle e coordinate dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dirette dai sostituti procuratori Vincenzo Nitti e Andrea Palmieri, hanno consentito di sviluppare dati e notizie richieste a diverse magistrature, istituti di credito e assicurazioni, riuscendo a ricostruire e ricondurre il cospicuo patrimonio finanziario e immobiliare accumulato a due coniugi, Antonino e Maria Fiasché, rispettivamente di 36 e 34 anni, residenti a Noto senza fissa occupazione e che nell'arco di qualche anno sono riusciti ad accumulare un patrimonio di oltre 840.000 euro frutto di numerose attività delittuose. Gli accertamenti hanno permesso di avanzare al Tribunale di Siracusa la richiesta di applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali in attuazione del Codice Antimafia, che in presenza di specifici presupposti soggettivi (pericolosità sociale del soggetto desunta dai suoi numerosi precedenti, carichi pendenti e condanne) e oggettivi (sproporzione tra redditi e patrimonio accumulato) consentono di sequestrare, in vista della successiva confisca i beni del soggetto proposto nella fattispecie sconosciuti al fisco.

Antonino Fiasché rientra tra “coloro che debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, siano dediti a traffici delittuosi e per condotta e tenore di vita, vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose”. Il predetto è ritenuto socialmente pericoloso in quanto ha commesso un numero cospicuo di reati, tra cui la ben nota truffa dello specchietto, risse, porto d'armi in assenza di autorizzazioni, , violazioni di sigilli e alle misure di prevenzione personali, in diverse parti d'Italia, ossia nelle province di Milano, Pavia, Bologna, Ancona, Fermo, Pescara, Macerata, Avellino, Taranto, Lecce, Brindisi, Matera, Potenza, Catania e Messina. Le Fiamme Gialle di Noto hanno dimostrato come i redditi percepiti da Fiasché per lo svolgimento saltuario dell'attività di bracciante agricolo non sarebbero stati sufficienti al sostentamento minimo del nucleo familiare, né tantomeno a giustificare gli acquisti e gli investimenti effettuati dall'interessato negli anni. E' stato appurato che i beni sequestrati fossero stati acquisiti con i proventi delle numerose attività illecite poste in essere da Fiasché in tutta Italia, per le quali è stato destinatario di molteplici e reiterati provvedimenti di divieto di ritorno nei Comuni ove era solito compiere i propri piani criminosi. Il Tribunale di Siracusa, ritenuta certa l'incompatibilità dei redditi dichiarati rispetto alle liquidità possedute dal proposto, ha emesso un decreto di confisca a firma dei giudici d Carla A. F. Frau, Concetta Zimmitti e Antonella Coniglio, avente a oggetto disponibilità finanziarie per circa 640.000 euro oltre l'applicazione della misura di prevenzione personale di 2 anni dell'obbligo di dimora nel comune di Noto. L'aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati consente di colpire i soggetti pericolosi e chi abitualmente dedito a vivere nell'illegalità nel cuore dei propri interessi economici e di restituire alla collettività i beni illecitamente accumulati.

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