Cronaca. Messina, dopo il sequestro della Gicar aggredito uno dei residenti di via Mario Aspa

Carrozzeria via Mario Aspa 1 Sicilians 1
La carrozzeria sequestrata in via Mario Aspa

MESSINA. Dopo che la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro la carrozzeria Gicar c'è anche chi teme per la propria incolumità in via Mario Aspa. Venerdì scorso uno dei residenti ha denunciato ai Carabinieri che intorno alle 13.30 un uomo a bordo di uno scooter e con il volto coperto da un casco lo ha aggredito, dapprima apostrofandolo con un elegantissimo cesso e poi arrivando addirittura a sputargli addosso. Con la saliva di quel distinto gentiluomo ancora sulla giacca, la vittima si è recata a sporgere e adesso toccherà agli inquirenti individuare il colpevole e agire di conseguenza. Il sequestro della carrozzeria in via Mario Aspa è stato eseguito giovedì scorso dalla Guardia di Finanza. Il titolare, un 51enne, è stato denunciato perché l'attività è risultata sprovvista dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera per le polveri prodotte durante la verniciatura dei mezzi.

Un sequestro al quale si è arrivati anche grazie alle denunce di alcuni residenti, che in totale solitudine per anni hanno messo nero su bianco quello che era sotto gli occhi di tutti: attività prive di autorizzazioni che proseguivano indisturbate perché sembrava che sulla zona ci fosse una sorta di mantello dell'invisibilità che impediva di vedere chi lavorava senza le autorizzazioni necessarie o, peggio ancora, all'aperto invece che dentro le officine, con inevitabili ripercussioni sulla salute di chi in quella via vive o lavora.

Adesso che il mantello sembra essere stato sollevato, è necessario che chi di competenza tuteli chi ha contribuito a farlo. Anche perché non appena si fa buio la via Mario Aspa, priva di un'illuminazione adeguata come del resto tutta la zona e buona parte della città, diventa una sorta di terra di nessuno, dove aggredire una persona e poi fuggire senza lasciare traccia non è difficile.

Carrozzeria via Mario Aspa 3 Carabinieri ambiente SiciliansA sequestrare la Gicar con un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Messina i Carabinieri del Comando per la Tutela dell'Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico di Catania, insieme agli uomini della Stazione di Messina Arcivescovado.  “Al termine di diverse ispezioni condotte di recente -si legge nella nota firmata dal maggiore Michele , comandante del NOE di Catania– è stato verificato che il titolare, che aveva già subito nei mesi scorsi il sequestro della cabina forno dell'autocarrozzeria (risultata essere stata impiantata e utilizzata per lungo tempo in assenza delle previste autorizzazioni), aveva continuato a effettuare numerose attività di riparazione di veicoli incidentati provvedendo anche alle operazioni di verniciatura assolutamente vietate poiché le stesse immettono polveri in atmosfera che causano molestia e danno in pregiudizio dei nuclei famigliari che abitano nelle vicinanze.

L'attività di controllo, svolta su specifica Delega dell'Autorità Giudiziaria, prosegue il maggiore Cannizzaro-  è stata svolta  nell'ambito dell'efficace e consolidato affiancamento tra lo speciale Reparto di Tutela Ambientale e i Comandi Stazione dell'Arma e anche in questa occasione ha consentito di interrompere una situazione di accertata molestia e pericolo per la salute pubblica in una zona fittamente abitata e con la presenza di numerose attività commerciali site nei pressi”.

Per anni da più parti, non solo i residenti ma anche i Verdi, è stata denunciata un'incidenza di tumori più alta che altrove proprio nell'isolato nel quale era presente la carrozzeria, ma sembrava che nulla si muovesse. L'azione della magistratura e del Comando per la Tutela dell'Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico di Catania, culminata con il sequestro della carrozzeria,  sembra adesso dare ragione a quanti lamentavano la presenza di attività dannose per la salute di chi risiede e lavora nella zona.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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