Cronaca. Messina, maxisequestro nei confronti di un imprenditore
MESSINA. E' scattata alle prime luci dell'alba l'operazione condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Messina, coadiuvata dal centro operativo di catania, che ha portato al maxisequestro di capitali finanziari, terreni e immobili per un valore totale di 9 milioni di euro nella disponibilità di Nunzio Ruggieri, imprenditore di Naso (ME).
Le indagini su Ruggieri sono state avviate a seguito della sua menzione da parte di un collaboratore di giustizia, appartenente ai sodalizi mafiosi nebroidei. In particolare Ruggieri è stato indicato come vicino ai clan tortoriciani.
L'imprenditore era già noto alle forze dell'ordine per le vicende giudiziarie che lo hanno visto protagonista in passato e che lo hanno portato ad una condanna definitiva per il reato di usura nel 2009. Ruggieri stato inoltre rinviato a giudizio nel 2005, 2012 e 2016 rispettivamente per i reati di; falso ideologico aggravato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, usura continuata e abusivismo finanziario.
Il provvedimento, applicato oggi nei confronti del Ruggieri, è frutto delle operazioni di indagine tese ad accertare la discrepanza tra il patrimonio dichiarato e quello nella reale disponibilità dell'imprenditore. All'uomo sono stati sottratte 2 società, il 20% della sua quota consortile di un Consorzio, 20 immobili fra terreni e fabbricati, 23 mezzi aziendali e personali oltre che conti correnti e altri tipi di rapporti finanziari (intestati anche a soggetti terzi e individuati dagli investigatori come semplici prestanome dell'indagato).