#Cronaca. La città brucia, la lunga notte di Messina contro il fuoco
Prosegue senza sosta la lotta contro gli incendi che da stamane divorano la zona nord di Messina. Terrorizzati dal fuoco molti residenti nelle zone tra Giostra e San Michele hanno deciso di abbandonare le proprie case, anche perché il fumo rende l'aria irrespirabile, mentre all'Annunziata alta sembra che grazie al vento dopo le 23 il fuoco abbia cambiato direzione. La chiusura alle 19 della galleria di Giostra-Annunziata ha intasato la tangenziale della Messina-Palermo e in migliaia sono bloccati da ore sulla A20 perché le auto procedono a passo d'uomo e per percorrere meno di 15 chilometri, dallo svincolo di Villafranca Tirrena a quelli di Messina ci vogliono oltre 2 ore.
Fino a domani mattina i canadair non potranno entrare in azione e a combattere contro il fuoco ci sono le 5 squadre di Messina dei Vigili del Fuoco, alle quali si sono aggiunte quelle di Milazzo, Letojanni, Moio Alcantara e Ragusa e quelle dei volontari e degli uomini che non sono di turno. Sul luogo degli incendi da stamane c'è anche l'assessore alla Protezione Civile Sebastiano Pino, che in tarda serata si è spostato alla sede della Protezione Civile, ma del sindaco Renato Accorinti non c'è traccia neanche sui social e i più maliziosi chiedono se ci sono telecamere della tv nazionali in giro.
Da Palazzo Zanca tutto tace. Rispondono solo al numero della Protezione Civile (090-22866) dove garantiscono che “è tutto sotto controllo. Tutto il nostro personale, siamo in 27, è operativo. Non c'è stata alcuna evacuazione. Le zone con gli incendi sono presidiate e abbiamo mandato i volontari con le ambulanze, le assistenti sociali e le autobotti dell'Autoparco. Ci manteniamo in costante contatto con la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco e il coordinamento è continuo”.
In ogni caso, ciò che è più evidente leggendo i social network è il senso di sgomento e smarrimento, mentre la gente lancia appelli su facebook e chiede informazioni che solo le istituzioni possono dare. C'è chi vuole aiutare e chi chiede se deve abbandonare la propria abitazione, però le richieste cadono nel vuoto. Domani mattina si farà la conta dei danni, ma al momento si cerca solo di resistere.