#Cronaca. Arrestato piromane 36enne a Montagnareale
MONTAGNAREALE. I militari dell'Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Patti, mentre effettuavano un servizio perlustrativo di controllo del territorio, transitando lungo la Strada Provinciale 128 in contrada Coco del Comune di Montagnareale, hanno notato ancora solo nel sottobosco, dei focolai di piccole dimensioni che, a causa del forte caldo e del vento, da li a poco sarebbero potuti diventare incendi di grossa portata che avrebbero potuto interessare tutto il bosco circostante. I militari dell'Arma hanno notato vicino l'incendio uno scooter con un uomo a bordo che, alla vista dei militari, ha tentato invano di nascondersi.
I Carabinieri hanno bloccato l'uomo ed effettuato una perquisizione sia su Segreto che sul mezzo. Sono stati ritrovati 5 accendini (2 rinvenuti nella tasca dei pantaloni dell'uomo e 3 nel bauletto dello scooter), 3 bottiglie di plastica contenente liquido infiammabile (1 rinvenuta sulla pedana dello scooter e 2 nel bauletto) e 2 grammi di marijuana. Il piromane è stato identificato in Teodoro Segreto, nato a Patti, residente a Montagnareale (ME), classe 1981, con precedenti di polizia. I Carabinieri hanno immediatamente spento i piccoli focolai, scongiurando così il propagarsi di incendi di più ampia portata. L'uomo è stato arrestato per il reato di incendio boschivo. Lo stesso, dopo le formalità di rito, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Patti, è stato portato nella propria abitazione a Montagnareale ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa di udienza di convalida dell'arresto. Nella tarda mattinata domenica, i militari dell'Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Patti, mentre effettuavano un servizio di controllo del territorio, hanno visto per strada Segreto Teodoro che doveva trovarsi a scontare gli arresti domiciliari. I militari hanno fermato l'uomo che è stato nuovamente in arrestato per evasione dagli arresti. Lo stesso, dopo le formalità di rito, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Patti, è stato accompagnato alla Camera di Sicurezza della Compagnia Carabinieri di Patti, in attesa di udienza di convalida dell'arresto. L'uomo dovrà quindi rispondere del reato di incendio boschivo e di evasione dagli arresti domiciliari. Una costante collaborazione tra Forze di Polizia e cittadini che collaborano segnalando tempestivamente gli illeciti consentirebbe di beccare gli autori degli incendi in flagranza di reato (per il reato di incendio boschivo la pena prevista è la reclusione da 4 a 10 anni) e aiuterebbe sicuramente nel monitoraggio delle zone più a rischio.