Crolli e abusi edilizi a Puntale Arena, è ancora tutto fermo
Mentre ricorre il primo anniversario dell'alluvione che ha colpito Saponara e Barcellona Pozzo di Gotto, prosegue il viaggio di Messina.Sicilians.it nei luoghi della città maggiormente esposti al rischio idrogeologico.
Nel cuore di una zona densamente popolata, fra le colline di Cristo Re e viale Boccetta, c'è via Puntale Arena. Uno scenario di nuovi fabbricati -alcuni dei quali sfacciatamente abusivi- che si sovrappongono a costruzioni vecchie e qualche volta anche a ciò che resta dell'antica Messina. Il tutto su un terreno accidentato ed esposto a frane e crolli, come quelli che si sono verificati nel corso dell'inverno passato e che hanno interessato una parte rilevante delle mura di sostegno della strada.
Il Consiglio della Quarta Circoscrizione ha affrontato il problema fin dal suo nascere, non sottovalutando i rischi per l'incolumità degli abitanti della zona e nemmeno le proteste di quanti -a fronte della richiesta di chiusura della strada da parte della Protezione Civile comunale- hanno paventato il rischio di isolamento per decine di famiglie.
Un sopralluogo effettuato dagli amministratori della Circoscrizione già nei primi mesi del 2011 aveva evidenziato criticità legate alla viabilità. “L'unica via d'accesso ad una zona densamente abitata -si può leggere nella relazione che è stata prodotta- si presenta ripida, angusta e molto stretta; inoltre il muro di contenimento a valle della stessa ha subito un evidente cedimento. Cedimento che nuove precipitazioni potrebbero senza dubbio aggravare causando enormi disagi e l'isolamento di diversi insediamenti abitativi”.
A fronte dei problemi che le piogge hanno puntualmente causato il IV Quartiere ha più volte richiesto al Comune interventi urgenti di riparazione dei danni e manutenzione del territorio, facendo anche proposte concrete, esposte in ogni minimo particolare all'interno di un Protocollo d'intesa stipulato nei primi mesi di quest'anno.
Il documento prevede una serie di indagini di carattere geologico e ingegneristico a cui far seguire la realizzazione di opere d'emergenza in attesa di un complessivo piano di risanamento della zona. Fra gli interventi fortemente voluti dagli amministratori anche la “creazione di una bretella di collegamento con la strada che sale dal versante di Gravitelli” in grado, se non di risolvere definitivamente i problemi di mobilità di quella porzione di territorio, quantomeno di consentire l'accesso in zona ai “mezzi pubblici e di soccorso”.
L'obiettivo di dotare l'area di Puntale Arena ed i quartieri circostanti di un collegamento viario sicuro tra la via Pietro Castelli ed il viale Boccetta è però meno semplice da raggiungere di quanto non si possa immaginare. Fra i tanti ostacoli, materiali e immateriali, spicca anche una casa abusiva che sorge proprio nel bel mezzo di quello che dovrebbe essere il tracciato della nuova strada.
La realizzazione dei lavori previsti dal Protocollo d'Intesa fra il Comune e la circoscrizione Centro Storico ha subito così un rinvio dietro l'altro. Un “percorso di guerra” punteggiato dal ricorso della famiglia proprietaria dell'immobile contro la richiesta di demolizione e dalle ripetute sollecitazioni del combattivo presidente del IV Quartiere Francesco Palano Quero alla giunta comunale, al Prefetto e, da ultimo, al commissario Croce.
“L'ordinanza di sgombero e di demolizione del fabbricato abusivo è stata depositata il 9 marzo di quest'anno -fa notare Quero- e dal momento che l'Avvocatura Comunale ha indicato al Dipartimento Attività Edilizie e Repressione Abusivismo di darne esecuzione immediata malgrado il ricorso del proprietario, non si capisce perché a fine novembre la situazione sia ancora quella di sei mesi fa. Il sindaco Buzzanca, nella sua veste di commissario straordinario per l'emergenza viabilità avrebbe potuto accelerare l'iter procedurale di questa vicenda -prosegue Quero- ma a dire il vero noi non l'abbiamo mai visto neanche fare un'ispezione di persona”.
Per cautelarsi dal prevedibile rimpallo di responsabilità, il Consiglio della IV Circoscrizione fa sapere di aver chiesto al Prefetto anche la convocazione del Comitato Provinciale per l'Ordine e e la Sicurezza.