Coronavirus Sicilia, Lo Curto a Conte: “Giù le mani dai fondi europei per il Mezzogiorno”
PALERMO. In difesa dei fondi europei destinati alla sicilia per l'emergenza Covid 19, scende in campo Eleonora Lo Curto, capogruppo dell'UDC all'Assemblea Regionale Siciliana. “Giù le mani dai fondi europei che spettano alla Sicilia e al Mezzogiorno – dichiara Lo Curto. Il Governo Conte non pensi che nella lotta al Covid-19 a rimetterci in termini di investimenti produttivi debba essere il Sud. So che un documento del CIPE di aprile, nelle pagine 129-132 prevede la deroga all'attuale riparto delle risorse europee del FSC (80% Mezzogiorno e 20% Centro Nord) e la sospensione della norma che destina il 34% degli stanziamenti in conto capitale della Pubblica amministrazione al Mezzogiorno. Considero queste due ipotesi una mannaia per la Sicilia contro le quali faremo sentire la nostra voce in tutte le sedi. Il Sud paga ancora in termini di sviluppo il divario esistente con il resto del Paese. Solo negli ultimi 10 anni sono stati sottratti alle regioni meridionali oltre 40 miliardi di euro poiché la spesa in conto capitale è passata inspiegabilmente dal 34 al 26 per cento”.
A questo salasso, secondo quanto dichiara Lo Curto, si aggiungono i mancati investimenti nel Sud delle aziende partecipate statali, come ANAS e Rete Ferroviaria Italiana. “La ripresa dell'Italia dopo il coronavirus deve essere sostenuta senza togliere risorse alle aree meno ricche del paese – conclude l'onorevole – Gli investimenti in Sanità possono essere finanziati dalle opportunità che arriveranno con l'utilizzo di 37 miliardi di euro del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) senza condizionalità. Tutto il resto delle risorse UE, senza ovviamente trascurare i Recovery Fund, devono essere indirizzate equamente al Paese e senza privare il Sud delle risorse fondamentali del Fondo sviluppo e coesione per superare il gap di crescita, sviluppo e infrastrutturazione. Chiedo ai deputati nazionali che sostengono il Governo Conte di ribellarsi ed essere leali con i siciliani. Il Sud è stato assai generoso nei confronti del Movimento Cinquestelle e anche con il PD. Oggi spetta a loro decidere se difendere o far morire l'economia, il lavoro, le famiglie, le imprese, i disabili e i giovani che potrebbero subire il mortale scippo di indispensabili risorse”.