Contro i tifosi barcellonesi violenti si passa alle maniere forti

FOTO AGGRESSIONE DA PARTE DEI TIFOSI IGEA VIRTUS1Il questore di Messina Giuseppe Cucchiara ha emesso i provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni sportive calcistiche, sia in ambito nazionale che europeo,  nei confronti di 18 tifosi barcellonesi responsabili dell'aggressione ai sostenitori della squadra Tiger Brolo.

L'episodio risale al 10 novembre e teatro dell'aggressione fu l'area di servizio di Santa Teresa Riva lungo l'autostrada A18.

I tifosi dell'Igea Virtus erano stati denunciati dal Commissariato P.S di Barcellona dopo le indagini che avevano consentito di identificare gli autori dei gravi episodi di violenza e ai quali sono stati contestati i reati di percosse, lesioni aggravate e rapina aggravata in concorso.

Agli investigatori sono state utili le testimonianze e le immagini registrate dall'impianto di video-sorveglianza dell'area di servizio che hanno documentato l'aggressione ai tifosi brolesi.

 In  tale contesto, la tifoseria igeana, avvalendosi anche della forza intimidatrice derivante dalla consistenza numerica, agggredì i tifosi rivali utilizzando persino catene e cinghie, tanto che un minore fu colpito alle gambe con una catena metallica e una ragazza ferita al labbro superiore con un pugno. 

L'aggressione, scatenatasi all'esterno del bar dell'area di servizio, non portò a ulteriori conseguenze solo perché la responsabile del locale, valutata la presenza all'interno di molte persone, riuscì a far serrare la porta d'ingresso, mentre all'esterno i tifosi igeani inveivano contro i supporter brolesi dentro il bar.

I tifosi igeani, oltre a mantenere toni minacciosi e violenti, si avvicinarono al pullman dei tifosi rivali e presero loro tamburi e bandiere per poi riporli nel vano bagagli del pullman a loro riservato, ordinando infine all'autista di riprendere la marcia verso il luogo di residenza.

La condotta aggressiva fu aggravata da un autentico saccheggio delle merci esposte nel bar, che non risparmiarono la facciata esterna, bersagliata con lancio di lattine e colpi di catena e cinghia e anche imbrattata da gelati.

I provvedimenti DASPO (che hanno una durata di cinque anni per due tifosi recidivi, di  quattro anni per quindici di essi e di un anno per un tifoso minore di età) prevedono, tranne che per quest'ultimo, oltre al divieto di accesso ai luoghi nei quali si svolgono manifestazioni sportive, l'obbligo di firma presso il Commissariato di Barcellona durante gli incontri disputati dall'Igea Virtus sia in casa che in trasferta.

 

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