Contrasto all’evasione fiscale, sequestro da 3.8 milioni operato dalla Guardia di Finanza a un professionista della fascia tirrenica
I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno concluso un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, segnalando un individuo originario di un piccolo paese della fascia tirrenica messinese. Residente solo formalmente a Cipro, è ritenuto responsabile della sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. In un'azione mirata, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo del valore di circa 3,8 milioni di euro.
L'indagine sulla polizia economico-finanziaria ha rivelato che un soggetto emigrato all'estero, ora deceduto, risultava titolare di ingenti disponibilità finanziarie, ammontanti a quasi 9 milioni di euro, detenute all'estero. Dopo un'attività imprenditoriale in Nuova Zelanda, l'individuo aveva fatto rientrare in Italia l'importo complessivo, profitto della cessione di immobili, generando un reddito di capitale soggetto a tassazione in Italia, per un'imposta quantificabile in 3,8 milioni di euro.
Gli eredi, accettando l'eredità, sono entrati in possesso dell'intera somma. Uno di essi, indagato e professionista legale, con una specifica delega conferitagli dai coeredi, ha strumentalmente trasferito la somma su conti esteri in diversi paesi, sottraendo di fatto l'importo corrispondente all'imposta da versare all'Erario.
Gli specialisti delle fiamme Gialle della Tenenza di patti hanno ricostruito un convergente indiziario sulla condotta decettiva del professionista. Al fine di rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva dell'Amministrazione Finanziaria, ha assicurato un indebito vantaggio patrimoniale altrimenti non spettante. In risposta, l'Autorità Giudiziaria del Longano ha emesso un provvedimento cautelare diretto al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca delle somme e dei beni immobili, anche nella forma “per equivalente”, per un valore complessivo ammontante al profitto del reato.