#Comiso. Rissa tra tunisini per vecchie ruggini, tre arresti
Sabato notte di follia per tre tunisini a Comiso. I dissapori tra i tre stranieri sono sfociati in una violenta rissa, ma sono stati bloccati dagli agenti delle Volanti. E così, il 36enne Sami Ajmi, il 21enne Badriddine Hamzi e il 26enne Salah Rabia sono stati dichiarati in stato di arresto per rissa e resistenza a pubblico ufficiale.
Dalle ricostruzioni della Polizia la rissa è scoppiata per futili motivi e precisamente per via di vecchie ruggini tra i loro genitori abitanti in Tunisia.
Sabato 9 aprile, intorno alle 21, uno dei tre tunisini strattona violentemente il portone d'ingresso del Commissariato con il chiaro intento di voler accedere negli uffici di Polizia.
Intervengono immediatamente le volanti che trovano i tre, in evidente stato di agitazione, in via Bafile nelle immediate vicinanze di un'Alfa Romeo GT.
I poliziotti bloccano Rabiaa, mentre gli altri due scappano. Gli agenti scoprono così che i tre stavano dandosele di santa ragione per i dissapori preesistenti e che i due fuggiti avevano violentemente malmenato l'uomo bloccato facendolo sbattere più volte anche contro una auto in sosta tanto che, vista la violenza dell'azione, l'auto era danneggiata con il lunotto infranto.
Subito dopo però le volanti rintracciano nelle vicinanze del Commissariato Hamzi, che non comprendeva assolutamente la lingua italiana. L'uomo, risultato clandestino sul territorio italiano, con l'aiuto di un interprete ha spiegato che aveva litigato con Rabiaa e Sami per debiti non saldati. La Polizia, a questo punto, rintraccia in casa anche il terzo uomo, Rabiaa, unico tra i tre in possesso del permesso di soggiorno.
Successivamente Rabiaa e Badriddine sono stati accompagnati al pronto soccorso. Il primo, a cui è stata suturata una ferita alla testa, è stato giudicato guaribile in sette giorni, mentre il secondo che accusava dolori alla mandibola e alla bocca è stato giudicato guaribile in quattro giorni.