Cinema. “Sole Luna Doc Film Festival”, omaggio a Palermo e alla sua storia di incroci tra popoli
PALERMO. Quale può essere il futuro del Giardino di Maredolce – La Favara, il giardino medievale nel cuore di Brancaccio? Può tornare agli antichi splendori? E il suo palazzo, luogo di giochi e avventure dei giovani sovrani della corte normanna, può essere uno dei prossimi beni monumentali del percorso Arabo-Normanno dell‘UNESCO? Di questo si parlerà oggi, sabato 7 luglio, in apertura della serata di Sole Luna Doc Film Festival durante l'incontro all'ora dell'aperitivo dal titolo affascinante: “Alla scoperta di Maredolce, storia e futuro di un luogo speciale“. A confrontarsi, tratteggiando lo splendore del passato e immaginando nuove prospettive per il giardino di Maredolce – La Favara a cui nel 2015 è andato il Premio Internazionale Carlo Scarpa della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, saranno Lina Bellanca, soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Palermo, sebastiano tusa, assessore alla cultura della Regione Sicilia, Andrea Cusumano, assessore alla cultura del Comune di Palermo, Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche, e Giuseppe Barbera, membro del Comitato scientifico della Fondazione e professore ordinario dell'Università di Palermo.
Un racconto a più voci che precederà la proiezione alle 21 de Il Giardino di Maredolce-La Favara (Italia, 2015, 30') di Davide Gambino, inserito tra i film fuori concorso di quest‘anno. Maredolce conserva i suoi caratteri peculiari, quelli di un giardino medievale di epoca normanna, con i suoi orti e frutteti, il palazzo e i resti di una buhayra, grande bacino artificiale scomparso che ancora oggi si manifesta con un'isola al proprio centro e con molte tracce dell'antico sistema idraulico.
I FILM IN CONCORSO. Alle 21 il via anche alle proiezioni dei film in concorso. In Giardino: Appennino (Italia, 2017, 66') di Emiliano Dante un racconto intimo e ironico, lirico e geometrico dei terremoti nell'Appennino centrale del 2016-17 che affronta la precarietà di vivere in un'area sismica. A seguire Of fathers and sons (Germania, Siria, Libano, 2017, 99) di Talal Derki, in cui la macchina da presa del regista offre uno sguardo estremamente raro sul rapporto tra un padre seguace convinto del Jihad e due figli, posti davanti alla dura scelta di quale strada seguire. In Navata, invece, dopo la proiezione di Maredolce – La Favara, Singing with angry birds (Corea del Sud, 2016, 87) di Hyewon Jee. Un cantante lirico coreano, dal temperamento scontroso come un “Angry Bird” organizza un coro per i bambini di Banana a Pune, in India, finendo per coinvolgere anche i loro diffidenti genitori. Infine alle 22,30, sempre in Navata, Cinema Grattacielo (Italia, 2017, 98') del noto regista Marco Bertozzi ritrae una Rimini nostalgica ed in trasformazione, osservata, con uno sguardo a tratti filosofico, dai piani più alti del suo Grattacielo stesso (cui dà voce lo scrittore Ermanno Cavazzoni).