Cinema. Messina e i film girati nei suoi luoghi più belli

Philippe Noiret e Massimo Troisi a Salina
Philippe Noiret e Massimo Troisi a Salina

Non sono pochi i registi che nel tempo hanno deciso di girare i propri film in Sicilia, terra ricca di storia e mitologia. Da pochi giorni sono iniziate le riprese del nuovo film di Ficarra e Picone, L'ora legale, che sarà interamente girato a Termini Imerese. Con Il 7 e l'8 il duo comico aveva deciso di utilizzare località siciliane, in particolar modo quelle di Palermo e Santa Lucia del Mela, piccolo paese della provincia peloritana. Ma anche Messina è stata più volte immortalata dalle cineprese e vale la pena passare in rassegna alcuni tra i più importanti film girati nella città dello Stretto. Nel 1950 Roberto Rossellini, regista di Roma città aperta e Paisà, decide di girare nell'isola di Stromboli uno dei suoi più importanti film neoralisti: Stromboli (Terra di Dio). Il regista girò l'intero film senza un vero copione, affidandosi al caso e all'ispirazione. L'inaspettata eruzione del vulcano permise così di girare una scena documentaria, che poi fu inserita nel normale flusso della storia della quale era protagonista Ingrid Bergman.

In contemporanea al film di Rossellini, fu girato nell'omonima isola il film Vulcano di William Dieterle, con Anna Magnani. Dieci anni dopo Michelangelo Antonioni gira L'avventura, che rientra nella cosiddetta Trilogia dell'incomunicabilità, insieme a La notte e L'eclisse. Il film fu ambientato alle Isole Eolie, a Francavilla di Sicilia e a Casalvecchio Siculo. Il fascino e la brutale enigmaticità che esalano dai paesaggi conferiscono e aiutano a trasmettere quell'atmosfera di esistenziale ambiguità che la pellicola cerca di ricreare. Un film fondamentale per il cinema d'autore a venire.

E parlando di autorialità come dimenticare Francis Ford Coppola, che ha ambientato la sua trilogia de Il padrino tra Forza d'Agrò, Savoca (celeberrime le scene girate nel Bar Vitelli) e Motta Camastra. Anche Roberto Benigni si lascia incantare da questa terra e nel '91 gira il suo famosissimo Johnny Stecchino tra Letojanni, Giardini Naxos e Santa Teresa Riva.

Nanni Moretti gira nel '93 l'episodio Isole del suo film Caro Diario, vincitore del premio alla miglior regia al Festival di Cannes, tra Lipari, Salina, Stromboli e Panarea. Qui, a differenza dei film di Rossellini e Antonioni, le isole non sono viste come luoghi di ancestrale ed enigmatica bellezza, dominate da una selvaticità attraente e brutale, bensì ironicamente filtrate come luoghi dominati dal caos turistico e da personaggi grotteschi dove è quasi impossibile ormai trovare un vero contatto con la natura.

Ma le isole Eolie sono difatti un vero e proprio polo di attrazione e indimenticabili rimangono i paesaggi di Salina nel film del '94 di Michael Redford Il postino, con un'altrettanto indimenticabile interpretazione di Massimo Troisi e Philippe Noiret. Taormina, altra grande meta internazionale, è la protagonista di alcune scene del film Le grand bleu del celeberrimo regista francese Luc Besson e del cult italiano Grande, grosso e Verdone di Carlo Verdone.

È bene concludere questa piccola rassegna con uno dei registi più legati alla Sicilia, che ha saputo raccontare con interesse le bellezze, le bassezze, le contraddizioni di una terra in bilico tra passato e presente, tra realtà e mitologia: Giuseppe Tornatore. Anche se per lo più girati nella provincia di Palermo, alcuni tra i suoi film più importanti e riusciti riescono a raccontare l'intera isola. Seppur gravata da rilevanti problemi economici, seppur lasciata sola da una fuga incessante di cervelli dovuta a un inaridimento infrastrutturale e culturale, la Sicilia è stata capace ed è capace di raccontarci il cinema e di dare voce ad alcune tra le più belle idee.

Alessio Morello

Nato in Sicilia, adesso studente di cinema al DAMS di Roma. Divide le sue giornate fra introversione ed estroversione, vecchi film perduti, nuovi film sperduti, musica e lettura, il tutto rigorosamente mentre strimpella note discordanti alla chitarra. Si crede un esistenzialista con svariati dubbi universali in testa, che talvolta finisce per annegare nella baldoria di qualche pinta di troppo. Un pessimista pessimo. Vorrebbe differenziarsi e sfuggire dalla massa, ma forse è la massa che fugge da lui. Ponderato e istintivo al contempo, quando chiude gli occhi sogna fotogrammi in bianco e nero con un sottofondo rock 'n' roll.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *