#Cinema. La notte degli Oscar 2016
Il Dolby Theatre di Los Angeles ha ospitato l'88°esima edizione degli Oscar, quest'anno presentati dal noto comico statunitense Chris Rock.
La cerimonia si è svolta con leggero ritardo rispetto agli orari canonici, ma senza grosse sorprese. Decisamente smunta e povera di trovate, la cerimonia ha fatto sentire la mancanza di presentatori di ben altra levatura. Chris Rock è un comico brillante, ma dai toni un po' troppo sguaiati e decisamente monotematico.
Si sa che il razzismo verso la gente nera è il suo cavallo di battaglia, ma non tirare mai fuori un altro argomento per le quasi quattro ore di presentazione vuol dire sfinire la gente. Il sospetto che la scelta sia caduta su di lui per motivi politici ci sta tutto, visto anche il gran numero di presentatori neri sul palco per le varie categorie, in un tentativo abbastanza scoperto di pareggiare il fatto che per l'ennesima volta non ci sia stata neppure una nomination fra gli attori neri.
Per quanto riguarda la premiazione, com'era prevedibile Leonardo di Caprio si porta a casa la statuetta come miglior attore protagonista. Troppe volte gli era sfuggita in passato e dispiace che se la sia aggiudicata proprio l'unica volta in cui, a dispetto della sua performance di buon livello, c'erano altri attori ben più meritevoli, tra i quali Michael Fassbender ed Eddie Redmaine.
Alejandro Gonzalez Inarritu ottiene per la seconda volta consecutiva l'Oscar per la miglior regia. Revenant non arriva certo ai livelli del magnifico Birdman dello scorso anno (davvero troppo lungo e lento) ma la regia rimane comunque pregevole e la fotografia straordinaria, tanto è vero che la pellicola si è accaparrata anche questa statuina, collezionando un invidiabile tris.
Lo supera solamente lo spettacolare, favoloso e tecnicamente perfetto Mad Max: Fury Road che vince ben sei premi: montaggio, trucco, sonoro, montaggio sonoro, scenografia e costumi. Premi tecnici, ma non per questo meno validi, che testimoniano l'eccezionale livello del film. Come ha anzi molto ben detto Gianni Canova, essendo riconoscimenti fuori dai giri politici come possono esserlo le statuette per miglior film e regia, i riconoscimenti tecnici sentenziano dei dati di fatto: se sono assegnati a quel film, si può star certi che è stato fatto solo per meriti professionali.
Altro momento da segnalare, il commovente discorso di ringraziamento di Ennio Morricone, che con la vibrante colonna sonora per The Hateful Eight di Quentin Tarantino riesce finalmente a salire sul podio che ha inseguito per tutta la vita. Lacrime di commozione e standing ovation per un gigante del cinema troppo a lungo snobbato.
L'Oscar per il miglior film è de Il caso Spotlight, insieme alla miglior sceneggiatura originale. La scottante storia dello scandalo dell'arcivescovo Bernard Francis Law e del suo coinvolgimento sull'insabbiamento di moltissimi casi di pedofilia all'interno della Chiesa Cattolica di Boston ha conquistato la giuria e surclassato pellicole quali Revenant, Il ponte delle spie, Room, The martian, Brooklyn, La grande scommessa e Mad Max: Fury Road.
Brie Larson in Room ottiene l'Oscar come miglior attrice protagonista, mentre all'ottimo Mark Rylance va quella come miglior attore non protagonista ne Il ponte delle spie. L'Oscar come miglior attrice non protagonista lo ottiene Alicia Vikander per il suo ruolo di moglie nel delicatissimo The Danish girl. La miglior sceneggiatura non originale se la porta a casa La grande scommessa, mentre il miglior film straniero è l'ungherese Il figlio di Saul. Del tutto scontata e meritatissima la vittoria di Inside out come miglior film d'animazione: Pixar ormai ci sorprende solo quando non vince e con quest'opera si sarebbe meritata una statuetta e mezza.
Di seguito la lista completa di tutte le nomination per categoria con relativi vincitori.
Miglior film
Il caso Spotlight (Spotlight), regia di Tom McCarthy
La grande scommessa (The Big Short), regia di Adam McKay
Il ponte delle spie (Bridge of Spies), regia di Steven Spielberg
Brooklyn, regia di John Crowley
Mad Max: Fury Road, regia di George Miller
Sopravvissuto – The Martian (The Martian), regia di Ridley Scott
Revenant – Redivivo (The Revenant), regia di Alejandro González Iñárritu
Room, regia di Lenny Abrahamson
Miglior regia
Alejandro González Iñárritu– Revenant – Redivivo (The Revenant)
Lenny Abrahamson – Room
Tom McCarthy – Il caso Spotlight (Spotlight)
Adam McKay – La grande scommessa (The Big Short)
George Miller – Mad Max: Fury Road
Miglior attore protagonista
Leonardo DiCaprio – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Bryan Cranston – L'ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo (Trumbo)
Matt Damon – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
Michael Fassbender – Steve Jobs
Eddie Redmayne – The Danish Girl
Miglior attrice protagonista
Brie Larson – Room
Cate Blanchett – Carol
Jennifer Lawrence – Joy
Charlotte Rampling – 45 anni (45 Years)
Saoirse Ronan – Brooklyn
Miglior attore non protagonista
Mark Rylance – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
Christian Bale – La grande scommessa (The Big Short)
Tom Hardy – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Mark Ruffalo – Il caso Spotlight (Spotlight)
Sylvester Stallone – Creed – Nato per combattere (Creed)
Miglior attrice non protagonista
Alicia Vikander – The Danish Girl
Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight
Rooney Mara – Carol
Rachel McAdams – Il caso Spotlight (Spotlight)
Kate Winslet – Steve Jobs
Migliore sceneggiatura originale
Tom McCarthy e Josh Singer – Il caso Spotlight (Spotlight)
Matt Charman, Joel ed Ethan Coen – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
Alex Garland – Ex Machina
Josh Cooley, Ronnie del Carmen, Pete Docter e Meg LeFauve – Inside Out
Andrea Berloff, Jonathan Herman, S. Leight Savidge e Alan Wenkus – Straight Outta Compton
Migliore sceneggiatura non originale
Charles Randolph e Adam McKay – La grande scommessa (The Big Short)
Nick Hornby – Brooklyn
Phyllis Nagy – Carol
Drew Goddard – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
Emma Donoghue – Room
Miglior film straniero
Il figlio di Saul (Saul fia), regia di László Nemes (Ungheria)
El abrazo de la serpiente, regia di Ciro Guerra (Colombia)
Mustang, regia di Deniz Gamze Ergüven (Francia)
Theeb, regia di Naji Abu Nowar (Giordania)
A War (Krigen), regia di Tobias Lindholm (Danimarca)
Miglior film d'animazione
Inside Out, regia di Pete Docter e Ronnie del Carmen
Anomalisa, regia di Charlie Kaufman e Duke Johnson
Il bambino che scoprì il mondo (O Menino e o Mundo), regia di Alê Abreu
Shaun, vita da pecora – Il film (Shaun the Sheep Movie), regia di Mark Burton e Richard Starzak
Quando c'era Marnie (思い出のマーニー Omoide no Mānī?), regia di Hiromasa Yonebayashi
Miglior fotografia
Emmanuel Lubezki – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Ed Lachman – Carol
Robert Richardson – The Hateful Eight
John Seale – Mad Max: Fury Road
Roger Deakins – Sicario
Miglior scenografia
Colin Gibson e Lisa Thompson – Mad Max: Fury Road
Rena DeAngelo, Bernhard Henrich e Adam Stockhausen – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
Michael Standish e Eve Stewart – The Danish Girl
Celia Bobak e Arthur Max – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
Jack Fisk e Hamish Purdy – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior montaggio
Margaret Sixel – Mad Max: Fury Road
Hank Corwin – La grande scommessa (The Big Short)
Stephen Mirrione – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Tom McArdle – Il caso Spotlight (Spotlight)
Maryann Brandon e Mary Jo Markey – Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)
Miglior colonna sonora
Ennio Morricone – The Hateful Eight
Thomas Newman – Il ponte delle spie (Bridge Of Spies)
Carter Burwell – Carol
Jóhann Jóhannsson – Sicario
John Williams – Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)
Miglior canzone
Writing's on the Wall (Jimmy Napes e Sam Smith) – Spectre
Earned It (Abel Tesfaye, Ahmad Balshe, Jason Daheala Quenneville e Stephan Moccio) – Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey)
Manta Ray (J. Ralph e Antony Hegarty) – Racing Extinction
Simple Song #3 (David Lang) – Youth – La giovinezza (Youth)
Til It Happens to You (Diane Warren e Lady Gaga) – The Hunting Ground
Migliori effetti speciali
Mark Williams Ardington, Sara Bennett, Paul Norris e Andrew Whitehurst – Ex Machina
Andrew Jackson, Dan Oliver, Andy Williams e Tom Wood – Mad Max: Fury Road
Anders Langlands, Chris Lawrence, Richard Stammers e Steven Warner – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
Richard McBride, Matt Shumway, Jason Smith e Cameron Waldbauer – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Chris Corbould, Roger Guyett, Paul Kavanagh e Neal Scanlan – Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)
Miglior sonoro
Chris Jenkins, Gregg Rudloff e Ben Osmo – Mad Max: Fury Road
Andy Nelson, Gary Rydstrom e Drew Kunin – Il ponte delle spie (Bridge of Spies)
Andy Nelson, Christopher Scarabosio e Stuart Wilson – Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)
Paul Massey, Mark Taylor e Mac Ruth – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
Jon Taylor, Frank A. Montaño, Randy Thom e Chris Duesterdiek – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior montaggio sonoro
Mark Mangini e David White – Mad Max: Fury Road
Alan Robert Murray – Sicario
Matthew Wood e David Acord – Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens)
Oliver Tarney – Sopravvissuto – The Martian (The Martian)
Martin Hernandez e Lon Bender – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Migliori costumi
Jenny Beavan – Mad Max: Fury Road
Sandy Powell – Carol
Sandy Powell – Cenerentola (Cinderella)
Paco Delgado – The Danish Girl
Jacqueline West – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior trucco e acconciatura
Lesley Vanderwalt, Elka Wardega e Damian Martin – Mad Max: Fury Road
Love Larson e Eva Von Bahr – Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (Hundraåringen som klev ut genom fönstret och försvann)
Sian Grigg, Duncan Jarman e Robert A. Pandini – Revenant – Redivivo (The Revenant)
Miglior documentario
Amy, regia di Asif Kapadia
Cartel Land, regia di Matthew Heineman
The Look of Silence, regia di Joshua Oppenheimer
What Happened, Miss Simone?, regia di Liz Garbus
Winter on Fire: Ukraine's Fight for Freedom, regia di Evgeny Afineevsky
Miglior cortometraggio documentario
A Girl In The River: The Price Of Forgiveness – regia di Sharmeen Obaid-Chinoy
Body Team 12 – regia di David Darg e Bryn Mooser
Chau, Beyond The Lines – regia di Courtney Marsh e Jerry France
Claude Lanzmann: Spectres Of The Shoah – regia di Adam Benzine
Last Day Of Freedom – regia di Dee Hibert e Jones Nomi Talisman
Miglior cortometraggio
Stutterer, regia di Benjamin Cleary e Serena Armitage
Ave Maria, regia di Basil Khalil
Day one, regia di Henry Huges
Everything will be ok, regia di Patrick Vollrath
Shok, regia di Jamie Donoughue
Miglior cortometraggio d'animazione
Bear Story, regia di Gabriel Osorio Vargas
Prologue, regia di Richard Williams
Sanjay's Super Team, regia di Sanjay Patel
We can't live without cosmos, regia di Konstantin Bronzit
World of tomorrow, regia di Don Hertzfeldt