#Cinema. Giarre, sold out per Radicepura Garden-In-Movies

Garden-In-MoviesSold out per la prima serata, inaugurata ieri sera, venerdì 4 agosto, della rassegna cinematografica Radicepura Garden-in-Movies, organizzata nell'ambito del Festival internazionale dedicato al garden design e all'architettura del paesaggio mediterraneo in corso a Giarre. «Per tre serate il salotto botanico della Fondazione Radicepura diventa una sala cinematografica all'aperto, sotto le stelle, tra l'Etna e il mare – ha commentato la giornalista e critico cinematografico Ornella Sgroi, ideatrice e direttore artistico della rassegna – con una selezione di pellicole legata in linea concettuale con la dimensione simbolica del giardino e della Natura e con l'essenza mediterranea, che ispira il Garden Festival, esplorando attraverso la forza delle radici il legame di continuità tra memoria e futuro».
Ad aprire la rassegna, un film che ha stregato il pubblico, numerosissimo: Sicilian Ghost Story dei registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Quest'ultimo ha partecipato alla proiezione dialogando con il direttore artistico e con il pubblico, prima dello spegnimento delle luci e nuovamente al termine della visione: «Una storia così dolorosa come quella del giovane Giuseppe Di Matteo non poteva essere raccontata con la chiave narrativa del realismo – ha spiegato il regista – e la dimensione della favola, seppur nera, ci ha permesso di cogliere un barlume di speranza e bellezza in una storia che di fatto non poteva averne e che è stata per troppo tempo dimenticata.
In questa dimensione di favola il bosco dei Nebrodi e la Natura sono protagonisti imprescindibili che hanno dato l'atmosfera ideale al film». «Il cinema può essere uno strumento eccezionale per riflettere su argomenti che ci riguardano personalmente, molto più di quanto apparentemente possa sembrare – ha sottolineato Ornella Sgroi – e Sicilian Ghost Story è l'esempio di un cinema puro, che va condiviso, capace di creare squarci nell'anima e di risvegliare il pensiero e le coscienze con un incantamento di cui abbiamo bisogno».
«Anche questa iniziativa aggiunge valore culturale al coinvolgimento delle diverse forme d'arte tra il verde di Radicepura – ha aggiunto l'organizzatore del Garden Festival Mario Faro – d'altronde un bel giardino è come un'opera cinematografica: entrambi sono realizzati per rappresentare la natura, le sue emozioni e le sue metafore».
Stasera, sabato 5 agosto, sarà la volta del film La casa delle estati lontane di Shirel Amitay, una coproduzione Israele/Francia che apre una finestra sulle questioni geopolitiche del Mediterraneo. Sarà lo spunto per un incontro con Fabrizio Sigone, presidente del consorzio Il Nodo, che parlerà di migrazione e accoglienza, a partire dal progetto di Villa Santa Maria degli Angeli dedicato all'integrazione dei minori stranieri non accompagnati, che arrivano sulle coste siciliane e ritrovano nel giardino e nell'orto un rifugio e una nuova partenza.
Oltre il giardino di Hal Ashby è il titolo in programma per domani (domenica 6 agosto), che narra l'incredibile storia di un uomo che per tutta la sua vita ha svolto con dedizione il mestiere di giardiniere. Ospite della serata sarà l'anamorfista e illusionista del paesaggio François Abelanet, che condurrà una riflessione su come possano illuderci i nostri occhi in assenza di una giusta predisposizione dello spirito.
Le opere sono proiettate in lingua originale con sottotitoli in italiano e/o inglese, e con il coinvolgimento del gruppo Learn By Movies dell'Università di Catania, che partecipa anche con la media partnership di Radio Zammù. Le proiezioni saranno anticipate dalle visite guidate ai giardini alle 18.45 e 19.30.

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