#Catania. Sequestrati 4 milioni e mezzo all’imprenditore Bosco Lo Giudice
Stamattina i finanzieri del Comando Provinciale di Catania, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito un sequestro preventivo da 4 milioni e mezzo di euro di quote societarie intestate all'imprenditore Orazio Bosco Lo Giudice.
L'amministratore unico della ITA CTA Srl avrebbe percepito in maniera fraudolenta, nell'ambito del cosiddetto patto territoriale delle Aci, contributi e agevolazioni pubbliche di oltre 4 milioni e 500 mila euro erogati dal Ministero delle Attività Produttive per favorire lo sviluppo economico e occupazionale di aree depresse.
Il progetto, finanziato per un importo complessivo pari a 13 milioni di euro e orientato a favorire nuova occupazione nel comprensorio del Patto Territoriale delle Aci (Aci Castello, Aci Catena, Acireale, Aci S. Antonio, San Gregorio e Valverde), prevedeva l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature per lavori di ingegneria edile, da utilizzare in una struttura logistica vicino le Terme di Acireale.
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catania, hanno accertato che l'attività dichiarata non è mai stata svolta dalla società beneficiaria, né è stata mai realizzata l'unità produttiva prevista dal
progetto.
I finanzieri, inoltre, hanno scoperto che i beni strumentali acquistati dalla ITA CTA Srl grazie al contributo sono stati utilizzati da altre società riconducibili al medesimo gruppo industriale presso propri cantieri, in chiara violazione dell'obiettivo e dell'interesse pubblico.
“In sostanza – spiegano dal Comando provinciale della Guardia di Finanza – la ITA CTA Srl ha direttamente destinato e in qualche caso noleggiato i predetti beni strumentali ad altre società del gruppo attive nell'esecuzione di opere pubbliche, fra cui la TERNIRIETI Scarl (impegnata in appalti per la costruzione di opere stradali e ferroviarie al confine tra Lazio e Umbria) e la SAN MARCO Scarl (impegnata nella costruzione dell'Ospedale nuovo San Marco di Librino)”.
L'indagine ha portato alla denuncia di Bosco Lo Giudice, all'epoca dei fatti amministratore unico della ITA CTA Srl, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e dimalversazione a danno dello Stato.
Di quest'ultimo reato dovrà rispondere anche Concetto Albino Bosco Lo Giudice, all'epoca dei fatti, amministratore unico della TERNIRIETI Scarl e della SAN MARCO Scarl.
La gestione delle quote societarie sequestrate è stata affidata a un amministratore giudiziario nominato dalla Procura della Repubblica.
Altri due dipendenti di società del gruppo sono indagati, in concorso con Orazio Bosco Lo Giudice, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche avendo indicato falsamente ai funzionari incaricati dei
sopralluoghi fisici sui mezzi e macchinari oggetto di agevolazione, quali cantieri di lavoro della ITA CTA Srl, cantieri in realtà di pertinenza delle altre società del gruppo.
Anche le società ITA CTA Srl, TERNIRIETI Scarl e SAN MARCO Scarl dovranno rispondere direttamente per
responsabilità derivante da reato a causa delle condotte compiute dai propri organi di vertice avendone comunque tratto significativo beneficio.