#Catania. Patrimonio da otto milioni sequestrato al Clan Mazzei, il Comune chiede risarcimento.
Le Fiamme Gialle sequestrano beni per otto milioni al Clan dei Carcagnusi di Catania, il Comune, già parte civile nei processi contro il clan, si rivarrà sul patrimonio sequestrato per i danni morali e di immagine causati alla città.
La Guardia di Finanza di Catania ha sequestrato un patrimonio di circa otto milioni di euro riconducibili a Sebastiano Mazzei, figlio di Santo Mazzei detenuto in regime di 41-bis, considerato vicino ai mafiosi Bagarella e Brusca. Le Fiame Gialle hanno sequestrato e apposto i sigilli a quattro immobili, tre auto, quote di una società catanese e di una bergamasca societarie, conti correnti, polizze risparmio, fondi di investimento, titoli e risparmi.
Mazzei, considerato reggente del clan dei Carcagnusi, presente sia a Catania che nel nord Italia, era sfuggito all'arresto nell'aprile del 2014.
Il vicensindaco di Catania, Marco Consoli, in merito al sequestro di 8 milioni di euro al latitante Mazzei, ha dichiarato: “Bene, sono contentissimo, il Comune di Catania, come disposto dal Giudice penale, presenterà, in sede civile, il conto al Clan Mazzei. L'assessore Giuseppe Girlando e io, su mandato del Sindaco Enzo Bianco, c'eravamo costituiti parte civile nel processo contro il Clan. Tutti condannati. Su questi 8 milioni di euro, come su altri patrimoni degli affiliati, ci rivarremo per i danni morali e di immagine che la Città di Catania, in tutti questi anni, ha subito da Mazzei e dai suoi sodali. Noi istituzioni insieme alla società civile siamo più forti”.