#Catania. Omicidio di Palagonia, fermato un ivoriano ospite al CARA di Mineo
Emergono dettagli sempre più agghiaccianti dalle indagini sul duplice omicidio di Palagonia. Secondo gli investigatori della Polizia un giovane ivoriano sarebbe il principale sospettato.
Dalla ricostruzione pare che Vittorio Solano, di 68 anni, e la moglie Mercedez Ibaniz, di 70, siano stati uccisi nella loro villetta nella notte tra sabato e domenica.
La coppia ha cenato dalla sorella dell'uomo. Una volta rientrati in casa si sarebbero messi a letto e per il caldo avrebbero lasciato le imposte aperte.
La villa, costruita con i risparmi di una vita passata a lavorare in Germania, era priva di ogni sistema di allarme e si trova in una zona poco frequentata di Palagonia, non è stato così difficile all'assassino e ai probabili complici di introdursi.
L'uomo è stato sgozzato, mentre la moglie è stata lanciata dal balcone per un bottino di pochi euro, i cellulari, la telecamera, il computer e gli stessi indumenti dell'uomo.
Le indagini sono partite dai controlli effettuati all'ingresso del CARA di mineo. L'ivoriano di 18 anni Mamadou Kamara, ospite dai primi di giugno nel centro di accoglienza, è stato trovato in possesso di un telefonino e di un portatile. La Polizia dagli accertamenti risale alla coppia. Una pattuglia di carabinieri allora arriva alla villetta per raccogliere la denuncia di furto e inaspettatamente trova le due vittime. Il corpo della donna nel cortile, quello dell'uomo con evidenti segni di colluttazione in casa.
L'ivoriano, che indossava peraltro i vestiti della vittima, è stato fermato per duplice omicidio. Lui nega ogni addebito e spiega di aver trovato il telefonino per strada.