#Catania. La rigenerazione urbana di San Berillo alla Biennale di Roma

Fondarch a Roma Architetti CataniaSan Berillio e il suo futuro sono stati per un giorno al centro del dibattito  italiano sull'architettura. Stamattina, Paola Pennisi, presidente della fondazione dell'Ordine Architetti di Catania ha presentato a Roma alla Biennale dello Spazio Pubblico un progetto per rigenerare San Berillio, storico e delicato quartiere catanese.

Pennisi ha presentato il processo di progettazione partecipata che da mesi interessa i ruderi urbani dell'area. “grazie alla collaborazione sinergica tra quattro forze sociali coinvolte: l'Ordine presieduto da Giuseppe Scannella, la sua Fondazione, il Laposs (Laboratorio di progettazione, sperimentazione e analisi di politiche pubbliche e servizi alle persone) dell' etnea, e il Comitato dei cittadini attivi di San Berillo”.

Quella di Roma è stata una nuova tappa del percorso iniziato lo scorso settembre a Catania durante il workshop Aretè | Abitare le Rovine, organizzato dagli Architetti e dall'Associazione Officina 21.

Durante l'evento un gruppo di giovani progettisti, guidati da Barbara Di Gregorio e da Francisco Leiva e Agata Alcaraz del Gruppo spagnolo Aranea, ha realizzato un progetto architettonico che affrontava il tema dell'inclusione sociale, configurando lo spazio di San Berillo in modo da integrare abitanti vecchi, nuovi e potenziali.
Il sopralluogo fatto durante il workshop ha sancito il dialogo attivo con i componenti del Comitato cittadino, guidato da Roberto Ferlito, e con l'ingegner Gaetano Randazzo. Successivamente la proposta progettuale è stata condivisa con il Dipartimento universitario di Sociologia.

“Questa formidabile collaborazione tra i vari attori sociali, riconoscendo ad ognuno un ruolo proprio – ha affermato la presidente Pennisi durante il suo intervento a Roma – ha prodotto un confronto e un dialogo necessari per la crescita e il raggiungimento degli obiettivi comuni. L'aver affrontato le problematiche strutturali e sociali esistenti nel centro storico della nostra , ha portato ad evidenziare particolari elementi per un investimento sulla qualità della vita, sullo sviluppo, oltre che sull'inclusività sociale e sulla sicurezza dei cittadini, che si riconoscono nei nuovi spazi pubblici proposti, luoghi di vera integrazione sociale”.

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